26 settembre, 2006

SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

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Roma, 26 Settembre 2006


MARTEDI’ 3 OTTOBRE 2006 SCIOPERO
DEL GRUPPO TELECOM


Nessuna vendita di asset allo studio, piena sostenibilità dell’indebitamento, conferma della riorganizzazione societaria tra attività fisse e mobili per cogliere nuove opportunità di mercato. Così ha esposto la situazione alla Consob il gruppo dirigente della Telecom nella giornata di lunedì 25 settembre.
Verso l’Autorità di Regolamentazione è stato ribadito da parte di Telecom che “verrà verificato costantemente il processo di riorganizzazione con uno spirito di piena collaborazione”.
Le Segreterie nazionali davanti a queste affermazioni ribadiscono il giudizio negativo sulle decisioni dei C.d.A. dell’11 e 15 settembre.
La conferma della riorganizzazione societaria lascia una porta aperta a modifiche di perimetro e quindi alla vendita di settori strategici per l’azienda e non secondari per tutto il paese. Si abbandona la strategia di integrazione fisso-mobile in nome di una non meglio definita convergenza TLC-Media sulla quale in diverse sedi si sono espresse riserve e dubbi mentre altri importanti operatori sembrano muoversi nella direzione che oggi Telecom abbandona. La stessa gradualità che sembra prevalere nei rapporti con l’Autorità di settore conferma la validità della richiesta sindacale di fermare le decisioni dei C.d.A. dall’11 e 15 settembre e cambiare metodo di rapporto con tutti i soggetti interessati all’azienda (azionisti, mercati, istituzioni, lavoratori e sindacati).
Del resto che ci sia qualcosa da cambiare viene dimostrato anche dalla conferenza stampa di Tronchetti Provera del 25 settembre. Tronchetti si è lamentato che la comunicazione aziendale sul reale stato della situazione non trova ascolto ed attenzione nei mezzi di stampa. Ma forse è il caso di adombrare la possibilità che Tronchetti non sia più creduto e credibile e che le cose che dice su Pirelli ed Olimpia, sulle intercettazioni non convincono nessuno a partire dai mercati.
L’altra richiesta del sindacato è che si separi il destino dell’azienda dal suo azionista di riferimento: quanto avviene dimostra la giustezza di tale posizione.
Telecom è una azienda sana. I problemi sono altrove. Ed è sana anche grazie al lavoro del sindacato e dei lavoratori di questi anni. Capiamo l’esigenza, dopo settimane turbolenti, di segnali di stabilità che provengono dal nuovo Presidente i cui poteri non appaiono larghissimi a differenza di quelli del vice presidente esecutivo. Per quanto ci riguarda le ragioni dello sciopero del 3 ottobre rimangano intatte e rafforzate anche dalle ultime iniziative del vertice aziendale.

MANIFESTAZIONE A MILANO

CONCENTRAMENTO ORE 9,00 BASTIONI DI PORTA VENEZIA

COMIZIO ORE 11,00 PIAZZA LUIGI EINAUDI
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Firenze, 23 settembre 2006

SLC/CGIL – FISTEL/ CISL – UILCOM/UIL

COMUNICATO

SITUAZIONE DISPERATA
(INTERCETTAZIONI E DINTORNI)


Apprendiamo dalla stampa e da internet della presenza di colleghi della nostra regione tra le persone poste sotto intercettazione da parte della struttura capitanata da Tavaroli oramai sotto osservazione della magistratura e delle forze dell’ordine.

Si tratta di un atto di una gravità inaudita che la magistratura, nella sua totale autonomia, dovrà chiarire, ricercando colpevoli e ponendo la parola fine a questa pericolosa deriva che pare aver assunto la dirigenza aziendale.

Oltre alla denuncia alle autorità competenti e all’attivazione delle procedure per costituirsi parte civile da parte delle Segreterie Nazionali, le OO.SS. della Toscana dichiarano di essere totalmente a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti loro malgrado in questa scabrosa vicenda per la difesa della loro dignità di lavoratori e della loro libertà di cittadini.

Le continue cadute di stile, gli scontri nella dirigenza, il palese disinteresse per il rispetto delle regole e, per ultimo, questa inchiesta, preoccupano per il futuro della nostra azienda che si sta avvitando su sé stessa.

SLC/CGIL, FISTel/CISL e UILCOM/UIL della Toscana ritengono molto preoccupante la fase che Telecom sta passando e non solo per le scelte finanziarie, per la perdita di migliaia di posti di lavoro e per le ricadute nell’intero settore delle telecomunicazioni: tutte cose che non condividiamo e che contrasteremo con ogni mezzo, a cominciare dall’importante sciopero di 8 ore del 3 ottobre.

Firenze, 23 settembre 2006

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