Telecom Italia si riorganizza verso media e banda larga
lunedì, 11 settembre 2006 8.51
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MILANO (Reuters) - Telecom Italia ha segnato una tappa fondamentale della strategia di focalizzazione su media e banda larga - che potrebbe portare alla vendita di Tim, un asset valutato 35 miliardi - e ha fatto il primo passo di un accordo nei contenuti con News Corp.
Una nota ha annunciato la riorganizzazione del gruppo che prevede la creazione di società separate per la rete d'accesso fissa e per il business mobile, mentre il cda si riserva future iniziative per la loro valorizzazione.
Telecom ha anche annunciato un accordo sui contenuti con 20th Century Fox del gruppo News Corp, che gli consentirà di offrire i film della Fox su Alice Home Tv.
Le decisioni prese oggi dal cda non contraddicono le attese dei giorni scorsi.
POSSIBILISTA SU CESSIONE
A una domanda sull'ipotesi di vendita degli asset, compresi quelli in Brasile, il numero uno del gruppo Marco Tronchetti Provera si è detto possibilista. "Siamo flessibili, spetta al mercato prendere una decisione. Se ci sarà un'offerta la valuteremo e se sarà interessante la porteremo al cda".
Anche se ad oggi sul tavolo non c'è ancora nulla. "Le sole offerte che ho visto sono sui giornali", ha detto il numero uno Marco Tronchetti Provera. "Gli asset sono di valore, ma non ci sono state manifestazioni di interesse".
La telefonia mobile è valutata a circa 35 miliardi di euro. Più difficile la cessione della rete fissa, che alcuni esponenti del governo hanno definito strategica per il Paese.
Nei mesi scorsi si sono infatti rincorse voci che in questo gruppo ci fosse un interesse della mano pubblica attraverso la Cassa Depositi e prestiti.
Sabato scorso una fonte ha detto a Reuters che "per Tim è probabile che si vada verso la societarizzazione finalizzata a una futura valorizzazione dell'asset". Secondo un'altra fonte, il gruppo puntava alla vendita dell'asset.
La stessa fonte diceva che sarebbe passata in secondo piano l'ipotesi della vendita della rete fissa.
La possibilità di vendita di Tim, che ha una quota di mercato del 40% in Italia, ha fatto pensare a banchieri e analisti che molti pesi massimi in Europa competeranno per un boccone considerato interessante.
Banchieri e analisti dicono che l'operazione potrebbe interessare sia i soliti noti del mondo delle telecomunicazioni da Telefonica a Deutsche Telekom ma anche diversi fondi di privati equity come Apax e Permira.
Diversi analisti tuttavia non si dicono convinti che i politici possano accettare di veder passare in mani straniere il principale operatore di telefonia mobile.
Finora solo Carlyle group, dove lavora l'ex Ad di Tim Marco de Benedetti, ha detto che potrebbe essere interessato secondo una fonte.
A fine 2004 Telecom ha lanciato un'opa sul flottante di Tim a 5,6 euro per azione per una valorizzazione di oltre 40 miliardi di euro.
SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA, ANALISTI IN ATTESA
I sindacati sono pronti a scendere in sciopero contro lo scorporo di Tim, gli analisti si dicono sorpresi dal riassetto oggetto del cda di oggi ma restano positivi sul titolo.
"L'orientamento è dare una risposta immediata all'azienda. Decideremo (su uno sciopero) subito dopo l'incontro di mercoledì mattina" ha detto il segretario generale della Fistel-Cisl Armando Giacomassi.
"Secondo noi Telecom rappresenta il campione della convergenza in Europa e gli investitori si sorprenderanno dell'annuncio", spiega ad esempio Merrill Lynch in una nota in cui ribadisce il giudizio buy in attesa di dettagli.
Più decisa la reazione di Standard & Poor's che ha messo il rating "BBB+" a lungo e "A-2" a breve del debito Telecom in Creditwatch con implicazioni negative. Motivo della mossa, "le indiscrezioni .. di una possibile drastica riorganizzazione delle attività di telefonia fissa e mobile del gruppo".
Tronchetti ha detto agli analisti che non si è ancora deciso come si ripartirà il debito tra i nuovi gruppi, ma ha anche aggiunto di ritenere che le agenzie non cambieranno i loro giudizi.
Telecom Italia oggi ha anche annunciato l'utile netto del semestre che si è attestato a 1.496 milioni, in calo del 15,7%.
© Reuters 2006. Tutti i diritti assegna a Reuters.
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