19 aprile, 2007

«Disponibili a garantire italianità Telecom»

SENTIVAMO LA MANCANZA ANCHE DI QUESTO "CAMPIONE DEL LIBERO MERCATO"
PER NOI ESISTE SOLO UNA VIA CHE IN REALTA' GIA' ESISTE (CON LA MAGGIORANZA DELLE AZIONI IN MANO AI PICCOLI RISPARMIATORI) SI TRATTA DELLA "PUBLIC-COMPANY"

Berlusconi: «Siamo disponibili a entrare ma non vogliamo comandare. Ma se ci sono problemi mollo»

FIRENZE - «Siamo disponibili a entrare in Telecom per garantirne l'italianità, ma non vogliamo comandare» queato il commento del Leader di Forza Italia e azionista di controllo di Mediaset Silvio Berlusconi al suo ingresso al Palamandela per il congresso dei Ds.
«Noi siamo stati semplicemente richiesti nel caso di una cordata italiana e il mio gruppo ha detto che per mantenere l'italianità di un'azienda così importante siamo disponibili a parità di intervento di altri imprenditori» ha aggiunto Berlusconi.
MOLLO TUTTO - «I miei hanno risposto ad un appello. Il mio deve essere inteso come un atto di generosità patriottica, se ci sono dei problemi mollo tutto» ha poi aggiunto Berlusconi rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se l'eventuale partecipazione di Mediaset a Telecom possa avere conseguenze politiche.

MENO OSTILITA' - «Sento un clima politico meno ostile nei confronti del mio gruppo» ha poi aggiunto il leader di Fotza Italia in riferimento sia alla sua accoglienza al congresso dei Ds che in relazione alle posizioni espresse su Telecom.
LE REAZIONI - «C'è la legge che regola questa materia». Così il vicepremier Francesco Rutelli ha replicato alle dichiarazioni del leader di Forza Italia. «Ci manca solo il suo ingresso in Telecom. Berlusconi possiede già il 50% dell'informazione. Quello che serve al più presto è una legge sul conflitto di interessi» ha invece commentato il capogruppo del Pdci alla Camera Pino Sgobio.
19 aprile 2007

Nessun commento: