Il CdA di Telecom dell’8 marzo è stato un’occasione mancata perché si sono voluti confermare gli alti dividendi dello scorso anno a detrimento degli investimenti.
La logica è sempre la stessa: azionisti ricchi che cannibalizzano un’azienda che potrebbe reggere molto meglio la sfida competitiva.
La delusione deriva anche dal fatto che non sia stata presa alcuna decisione sulla nuova Rete scaricando tutto al confronto con l’Authority delle Comunicazioni.
Quando si riconferma il volume degli investimenti degli anni precedenti significa che, al di là delle parole, l’azienda è ferma nella sua capacità decisionale.
Così vince la logica della conservazione, del congelamento, e questo è un dato preoccupante.
Ovviamente l’incontro del 22 marzo con le organizzazioni sindacali si presenta in questo modo molto complesso, soprattutto se verrà confermata la decisione, così come ha dichiarato il dottor Buora, di procedere verso ulteriori dismissioni in Italia ed all’estero per un miliardo di euro.
La logica sembra essere, dunque, sempre la stessa: nessun sacrificio per gli azionisti e taglio dei costi.
A questa logica noi non ci stiamo!
Roma, 9 marzo 2007
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ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
09 marzo, 2007
Dichiarazione Emilio Miceli Segretario generale SLC-CGIL su C.d.A. Telecom Italia
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