15 febbraio, 2007

RSU TELECOM TOSCANA

COMUNICATO

L’assemblea delle RSU, riunite a Firenze in data 13 febbraio 2007 ha discusso della grave situazione venutasi a creare in azienda, alla rete, al customer, sull’inquadramento e sulle molte pressioni che quotidianamente vengono attuate a danno delle lavoratrici e dei lavoratori.
Le RSU hanno fatto una disanima particolareggiata dei temi all’ordine del giorno, in particolare:
RETE: la nuova organizzazione delle attività e la definizione di diversi rapporti con l’impresa stanno creando problemi enormi sotto tutti i punti di vista: in ampie zone della nostra regione avviene che molte attività precedentemente svolte da personale Telecom vengono oggi assegnate al personale dell’impresa, con conseguenti cali significativi di lavoro per il nostro personale; tale passaggio di lavorazioni crea anche ricadute negative sulla qualità del servizio, data la insufficiente professionalità ad oggi acquisita dalle stesse imprese.
Inoltre sussistono ulteriori elementi di criticità a cominciare dai problemi della sicurezza, dato che si ricomincia dall’oggi al domani a fare lavori su palificazioni dopo decenni in cui non venivano svolti: mancanza di attrezzature, di formazione specifica, un’età media non più giovane, sono le problematiche che l’azienda ha scarsamente considerato.
Infine, con questa scelta si attua un reale demansionamento di figure professionali nate con l’innovazione tecnologica e con una larga dose di buona volontà di autoapprendimento; professionalità che vanno perdute irrimediabilmente.
CUSTOMER: La non corretta applicazione degli accordi determina una pressione al 187 non più sostenibile che deve avere una risposta chiara dall’azienda: la separazione front end / back office è oramai una semplice dichiarazione sugli accordi; in tutta l’area costumer le pressioni sul personale superano la decenza, con l’aggravante di continue invenzioni delle linee sui cambi turni, sulle ferie, sulla concessione delle EF e su molto altro; quel che nel resto dell’azienda viene gestito sulla base del contratto e degli accordi vigenti, al costumer diventa uno stillicidio quotidiano.
I carichi di lavoro sempre maggiori, l’altissimo numero di chiamate distribuite da sale regia che controllano solo quando gli operatori si alzano per espletare normali bisogni fisiologici, non trovano risposta logica se non nella volontà aziendale di creare uno stato di forte disagio e, a livello più generale, nella politica di riduzione dei costi verso i cosourcer che lavorano per telecom.
Questo si sta ripercuotendo anche al 191 dove, fino ad oggi, la situazione, seppur accomunabile ad altri call center, vedeva pressioni sulla risposta ben minori; peraltro, è priva di fondamento la voce della mancata conferma di 700 operatori in un nostro cosourcer, con ciò evidenziando la palese volontà delle linee tecniche di cercare palliativi ed inutili giustificazioni ad una situazione non più sostenibile.
Anche al 119 si vivono le stesse problematiche, aggravate da problemi grandi quali l’elevato tasso di precarietà presente, ma anche da problemi che dovrebbero trovare facile soluzione, quali quelli legati al microclima.
Nel complesso il customer soffre da troppo tempo di un disagio che nasce dalla sostanziale inapplicazione degli accordi nazionali, soprattutto al 187 commerciale.
INQUADRAMENTO: anche in Toscana ci sono state gravi inadempienze aziendali, in particolare relativamente ai passaggi dal livello 3 al 4 e al riconoscimento del livello 5 in ambito Tecnology. Tale situazione non è più sostenibile e deve trovare una risposta chiara e definitiva sui tavoli nazionali, con la conferma degli impegni presi: passaggi al livello 4 nei tempi contrattualmente previsti e riconoscimenti in Tecnology con decorrenza 2006. Proprio nel rispetto degli accordi è anche necessario discutere a livello nazionale dei passaggi previsti per il 2007 e prevedere tavoli di vero confronto nelle regioni.
PROBLEMI REGIONALI: Questi problemi vengono ulteriormente aggravati da scelte aziendali quali la riduzione delle reperibilità in ambito CSA e NSA, dove si ripercorrono stesse logiche di riduzioni dei costi che danneggiano prima di tutto gli utenti e la qualità del servizio.
Ultimamente sono anche avvenuti spiacevoli episodi in vari posti di lavoro, quali rimborsi di strumenti di lavoro accidentalmente persi, pressioni indebite sull’utilizzo dei mezzi sociali, errori in busta paga sia relativamente a prestazioni di lavoro non pagate e a ticket non correttamente versati.
COSA FARE: Il contesto in cui siamo risulta essere molto difficile e necessita di risposte chiare ed immediate. Le RSU della Toscana hanno quindi deciso di attivare le procedure in azienda e chiedere, unitamente alle OO.SS., un incontro in cui affrontare tutti questi problemi: incontro che deve svolgersi nel più breve tempo possibile e deve portare a soluzione i problemi. In mancanza di risposte positive, le RSU si attiveranno nei confronti del Prefetto per avviare uno stato di agitazione non più procrastinabile.
Nel frattempo ogni lavoratore deve rispettare le norme di lavoro, cominciando dal rispetto delle norme di sicurezza, e tenere un atteggiamento coerente con il clima che stiamo vivendo a cominciare dagli straordinari, di non rispettare i tempi e le quantità di lavorazioni che non rientrano nelle norme; infatti, al customer non esistono tempi stabiliti di durata delle chiamate, non esistono quantitativi prestabiliti di attività da svolgere; alla rete non esiste il compito di assistenza alle imprese o il pagamento di strumenti di lavoro persi o rubati; viceversa esiste il rispetto delle leggi, quali il codice della strada, i limiti di velocità, il divieto di sosta, ecc. ecc.
Si ricorda peraltro che l’accordo nazionale sul 187 commerciale prevede che al fine di monitorare la separazione front end / back office, ogni lavoratore abbia la possibilità di richiedere la propria situazione individuale nel tempo: uno strumento che permette agli operatori di capire la reale situazione sulla separazione delle attività che, in base agli accordi, deve essere 60% (front end) 40% (back office).
Anche all’incontro nazionale previsto per il 15 febbraio p.v. le RSU porteranno la posizione di forte criticità per l’inapplicazione degli accordi, partenze unilaterali e pressioni sui lavoratori oramai generalizzate.
La delegazione della Toscana, in assenza di risposte positive sull’inquadramento, sul piano industriale e sulle assunzioni, sul customer e sul contratto con le imprese richiederanno una presa di posizione forte e immediata da parte della delegazione nazionale.
Le RSU si impegnano fin da adesso a programmare nel minor tempo possibile un calendario delle assemblee per illustrare e spiegare i termini della situazione.


Firenze, 14 febbraio 2007

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