19 giugno, 2008

RIFORMA DEL MODELLO CONTRATTUALE

Contratti: dalla prossima settimana il negoziato "si fa duro"

Roma, 19 giu (Velino) - Il primo vertice sulla riforma del modello contrattuale di mercoledì è servito a sindacati e imprese per definire contorni e obiettivi della trattativa e fissare il calendario dei prossimi incontri. Ma da martedì 24 giugno, la data fissata per il nuovo meeting (previsto alle 17), il tavolo si farà bollente. Perché si passerà dalle linee di principio alle questioni di merito, a partire dal parametro dell’inflazione da prendere come riferimento per l’aumento della contrattazione nazionale. Cgil, Cisl e Uil vorrebbero il ricorso al tasso prevedibile invece di quello programmato, per agganciarlo al reale andamento del costo della vita, mentre Confindustria ha sempre sostenuto la necessità di un parametro certo. E non è l’unico possibile terreno di scontro: ancora ieri la Cgil di Guglielmo Epifani ha ribadito il suo ‘no’ a deroghe al contratto nazionale, ribadendo che “c’è la disponibilità del sindacato a fare un accordo, ma non a qualsiasi condizione”. Più concilianti le posizioni delle altre parti. Per il vicepresidente di Confindustria Alberto Bombassei l’atmosfera al tavolo è stata “molto costruttiva” e sui principi e sulle priorità da seguire “siamo d’accordo” anche se “non saranno rose e fiori”. Anche il leader della Cisl Raffaele Bonanni ha parlato di un “buon inizio”, mentre il segretario confederale della Uil Paolo Pirani ha sottolineato come “al raggiungimento di un accordo non c’è alternativa, chi pensasse di sottrarsi alla trattativa e all’intesa credo commetterebbe un abbaglio che i lavoratori e il paese non ci perdonerebbero”.

Stamattina poi è tornata sul tema direttamente la numero uno di Confindustria Emma Marcegaglia che, a margine dell’assemblea annuale di Confcommercio, ha spiegato: “L’incontro di ieri tra imprenditori e confederali è andato abbastanza bene. Ognuno di noi ha presentato il proprio punto di partenza. La trattativa partirà martedì prossimo sui tavoli ridotti. Cominceremo a trattare sulle parti di contenuto”. Quanto alla diversa posizione della Cgil sulla questione contrattuale, oggi il segretario generale della Uil Luigi Angeletti ha voluto smorzare i toni, dichiarando che “in Italia ci sono tre sindacati non per uno scherzo della storia, ma perché ognuno ha tre opinioni diverse: dobbiamo solo lavorare insieme”. Intanto, il punto di convergenza da cui partire è stato trovato sui tempi. Sindacati e imprese sono d’accordo sulla necessità di andare avanti il più rapidamente possibile, anche con due incontri alla settimana, per cercare di chiudere entro settembre. Inoltre, è stata fatta la scelta di proseguire con un tavolo unico e non per sessioni parallele sui diversi argomenti. Andando avanti per incontri ristretti: solo i vertici di Confindustria e i tre segretari generali di Cgil Cisl e Uil, accompagnati dai responsabili del settore nella segreteria confederale.

(sis) 19 giu 2008 14:18

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