12 giugno, 2007

TELECOM: RUGGIERO, SU RETE MODELLO INGLESE NON E' DOGMA

(AGI) - Roma, 12 giu. - Sulla separazione della rete di Telecom Italia "non c'e' il dogma Inghilterra: si puo' trovare una formula piu' virtuosa". Lo ha sottolineato l'amministratore delegato di Telecom Italia, Riccardo Ruggiero nel suo intervento ad un convegno. La societa' che gestisce la rete delle telecomunicazioni nel Regno Unito e cioe' "Openreach e' una base - ha spiegato Ruggiero - e' un punto di partenza ma non e' un dogma. Oggi noi possiamo fare meglio con delle flessibilita' in piu'". Il mercato oggi in Italia e' "parzialmente liberalizzato con l'attuale sistema di regole", ha evidenziato Ruggiero sottolineando che ci sono gia' 2,5 milioni di linee in unbudling. In Inghilterra, al contrario, quando e' stata costituita Openreach non esisteva l'unbudling.
Quindi noi possiamo fare come gli inglesi e cioe' "Openreach like ma - ha insistito Ruggiero - possiamo fare meglio anche perche' il regolatore ha dimostrato di essere molto avanti".
Nello sviluppo della nuova rete di accesso c'e' poi una esigenza "assoluta" e cioe' che deve essere definita dal mercato e cioe' "market driven". Da qui ai prossimi due anni Telecom ha previsto di investire nella rete di nuova generazione 500 milioni di euro ma questo piano "puo' anche essere accelerato - ha spiegato Ruggiero - in funzione dello sviluppo del mercato". Il modello inglese per la separazione della rete di Telecom Italia e' "tutt'altro che perfetto ed e' largamente perfettibile". Lo ha sottolineato anche l'amministratore delegato di Tiscali Tommaso Pompei chiedendo all'Autorita' per le comunicazioni di "definire urgentemente le tappe fondamentali del processo" di separazione della rete, indispensabili per valutare le ricadute degli investimenti.
"Non dobbiamo importare un modello - ha insistito Pompei - ma adattarlo". In ogni caso questa "fase regolamentale di passaggio non fa bene a nessuno - ha aggiunto - perche' non sappiamo quali sono i modelli di business che dobbiamo adottare".

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