25 maggio, 2007

Roma, 23 maggio 2007


COMUNICATO


Il giorno 23 c.m. si è svolto su richiesta delle OO.SS un incontro sul tema della rete TLC tra il Ministro delle Comunicazioni, i Sindacati Confederali, le Segreterie Nazionali di categoria SLC-FISTEL-UIL.
In apertura il Ministro ha evidenziato l’instabilità dell’assetto azionario verificatosi dalla privatizzazione di Telecom (1997) ad oggi, soffermandosi sugli ultimi fatti che hanno determinato la vendita dell’azienda da parte di Pirelli (OLIMPIA) alle banche italiane in maggioranza e a Telefonica.
Il Governo ha ribadito che anche in questa ultima vicenda è rimasto neutrale, rispettando le regole del mercato, si è limitato ad intervenire con il decreto Bersani (Luglio), e successivo emendamento Gentiloni per rafforzare il potere dell’Authority, come legittimamente spetta al Governo garantire regole a difesa degli interessi nazionali.
Inoltre il Ministro ha evidenziato la positività dell’operazione di vendita che ha determinato il controllo dell’Azienda posto in mani italiane, ed ha auspicato che sia tutelata l’unitarietà dell’Azienda a fronte dell’attuale instabilità nel vertice Telecom, fin quando non avverrà il closing.
L’Azienda Telecom ha bisogno di stabilità e sicuramente il piano di investimenti Telecom sarà insufficiente a dotare tutto il paese della rete di nuova generazione, pertanto ci sono azioni che deve fare lo Stato.
Si è di fronte a tre questioni:
• Regolatoria: l’Authority dovrà emanare regole che garantiscano concorrenza e recupero degli investimenti, con tariffe differenziate tra chi investe nella rete e chi no, favorendo anche forme consortili.
• Innovazione tecnologica: da sostenere favorendo il superamento del digital-divide e sviluppando l’accesso al wi-fi, wi-max. Il 9 maggio l’Authority ha deliberato le linee guida per indire la gara che verrà fatta; 4 licenze per macro aree, e sicuramente da parte del Governo tra i vincoli a chi acquisterà le licenze ci sarà quello di copertura del territorio (digital-divide).
• Investimenti pubblici: al fine di garantire il servizio universale favorendo infrastrutture con risorse pubbliche (DPEF) e lo sviluppo delle aree disagiate, anche eventualmente rimodulando le finalità dei fondi comunitari.
Da parte sindacale si è giudicata positivamente la scelta di salvaguardare l’unitarietà dell’Azienda Telecom, ma si è anche ricordato al Ministro come da tempo da parte anche dei massimi vertici Confederali sia stato chiesto un incontro sia con l’Authority, che con il Governo che finora è stato privo di riscontri.
Il problema delle ricariche ha determinato per le imprese un calo di redditività, con il rischio di conseguenti problemi sul costo del lavoro e sull’occupazione.
Si è richiesto un tavolo permanente nella consapevolezza che per creare la rete di nuova generazione c’è la necessità di intervenire nel prossimo DPEF.
Il Ministro ha risposto indicando che dal suo punto di vista la strada più ragionevole è quella indicata anche dal sindacato, di una separazione funzionale della rete di accesso, di rafforzare i poteri dell’Authority, confermando la disponibilità a confrontarsi nei mesi successivi su questi importanti temi con le OO.SS. insieme ai soggetti istituzionali preposti, compresi quelli regolatori.

Le Segreterie Confederali Le Segreterie Nazionali
CGIL – CISL - UIL SLC – FISTEL - UILCOM

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