Mentre scorrono corsivi sull'unità a sinistra, addirittura ribatezzata "anticapitalista" da Parlato sul Manifesto di ieri, la politica reale si muove e non di poco. In queste ore Mediaset ha comprato Endemol: insomma Canale 5 si compra il Grande Fratello.
Ecco come commentava l'operazione questo sito di informazioni sulla sfera della comunicazione un paio di settimane prima dell'annuncio ufficiale. Per farla breve i contenuti la Rai li paga e li compra da Endemol. Adesso che Endemol è di Berlusconi e la Rai compra dei contenuti decisi da Berlusconi che così di fatto ha in mano il cervello del servizio pubblico e la produzione dei palinsesti di tutte le televisioni generaliste.
La battaglia che sta facendo il centrosinistra in queste ore per il controllo del consiglio di amministrazione della Rai appare quindi di pura retroguardia. Sempre se si tratta di battaglia, ovvio. Va anche detto che il ministro Gentiloni ha dato il suo assenso qualche giorno fa all'operazione: un ottimo viatico per la legge sul conflitto di interessi e quella sulle concentrazioni delle aziende nel campo della comunicazione (progetto di legge che porta proprio il nome di Gentiloni). A questa legge finiranno solo per crederci solo quelli che ci devono credere: gli elettori dell'Unione aggrappati a una qualche ragione per mantenere il proprio investimento identitario nel voto. Se poi proprio qualcuno di loro avesse un impellente desiderio di tornare alla realtà, tipo Neo di Matrix al momento dell'assunzione della pillola blu, bisognerebbe raccontargli il resto della storia.
Ovvero che Berlusconi ha comprato le azioni di Endemol dalla controllante ovvero da Telefonica. Telefonica altri non è che la società che finanzia l'acquisto di Telecom nell'operazione di acquisto della compagnia telefonica italiana sotto la regia del gruppo Intesa-San Paolo che altri non è che una banca strettamente legata a Prodi tramite il patron del gruppo bancario ovvero Bazoli. Berlusconi ha quindi trovato il modo di prendersi il cervello della Rai, quello che fa i palinsensti e raccoglie pubblicità, finanziando la società spagnola che va a finanziare l'operazione di controllo della Telecom voluta dalla banca amica di Prodi (c'è chi dice che è la banca che controlla Prodi ma fermiamoci qui).
E non è finita, Berlusconi si è in questo modo di fatto immesso in un vasto circuito di operazioni finanziarie italo-spagnolo, operazione Autostrade-Albertis e Enel-Endesa ad esempio, che riguarda anche Telecom-Telefonica e trova due robuste sponde politiche: Prodi e Zapatero. Piccola testimonianza di fatto il compromesso storico questa volta lo stanno facendo con una serie di fusioni, alleanze e spartizioni non più all'interno del paese ma in una dimensione italo-spagnola. Una volta ripartiti i grandi interessi, privatizzate nei nuovi assetti societari comunicazione, infrastrutture ed energia e trovata una quadratura del sistema politico agli elettori resterà il gioco di società chiamato elezioni. Tanto qualcuno che crede ancora all'andare a votare per non fare il gioco delle destre, o dei "comunisti" per l'altra parte, lo si trova sempre. L'Italia è un paese che ama i mantra.
ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
14 maggio, 2007
ERA MEGLIO MORIRE DA PICCOLI CHE VEDERE STO S..........DA GRANDI
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