17 maggio, 2007

PIATTAFORMA RIVENDICATIVA PER LA CONTRATTAZIONE DI 2° LIVELLO
TELECOM ITALIA

Bozza per le assemblee


Premessa
Il rinnovo del contratto di secondo livello in Telecom si colloca in un momento particolare dell’azienda. Non solo per l’avvenuta incorporazione di Tim in Telecom Italia, ma anche per le non condivisibili scelte finanziarie, con incertezze e cambi repentini di strategia, si rende ancora più necessaria la valorizzazione del vero “capitale” dell’azienda che sono le lavoratrici ed i lavoratori.
L’accordo di 2° livello è quindi l’occasione per ribadire, dopo il nuovo cambio negli assetti proprietari, l’importanza che venga garantita l’unitarietà dell’azienda, le sue prospettive di sviluppo, il mantenimento dei livelli occupazionali.

Piano Industriale

L’assenza di un piano industriale forte, che scommetta tanto su una manutenzione della rete attuale, quanto su nuovi investimenti strategici sulla rete di 2° generazione e in generale su nuovi servizi è oggi il principale nodo da sciogliere. Come abbiamo ribadito con l’Assemblea nazionale dei quadri e delegati il Gruppo Telecom Italia rappresenta un importante impresa, strategica per il paese.
Per noi Telecom è strategica per l’oggi e per il futuro e deve essere un “presidio nazionale” in grado di garantire innovazione e qualità, per l’intero sistema: per i cittadini, per i lavoratori, per le imprese. La nuova proprietà deve sapere che ci mobiliteremo per la salvaguardia occupazionale di tutti i dipendenti Telecom. La rete deve essere salvaguardata rappresentando un “bene comune” per garantire la democrazia, la partecipazione, la crescita e la competitività.
Noi siamo per una divisione funzionale e separata della rete, sul modello inglese, ma dentro il perimetro della Telecom.

Un nuovo sistema di relazioni industriali

E’ dentro questa generale mobilitazione dei lavoratori che il 2° livello assume una particolare importanza tanto per introdurre e valorizzazione importanti acquisizioni ottenute a livello di CCNL (la bacheca elettronica) o rivisitare, dopo gli interventi legislativi, le attuali condizioni di alcuni specifiche esperienze (Telelavoro), quanto per garantire le necessarie armonizzazioni dei lavoratori ex-Tim in Telecom, a partire dai diversi positivi accordi a suo tempo siglati (flessibilità, ritardi, ecc.).

Per rivendicare nuovi diritti e strumenti sul piano delle normative e un Premio di Risultato che tenga conto dell’aumento della produttività che si è registrata in azienda negli ultimi anni. Il primo atto di un buon piano industriale deve essere valorizzare un sistema di Relazioni industriali forte e scommettere sulla buona occupazione.


Bacheca Elettronica

In coerenza con quanto previsto dall’articolo 11 del CCNL occorre definire per la Bacheca Elettronica: modalità tecniche di costruzione della stessa con il supporto delle OOSS/RSU; la strutturazione della pagina nazionale e dei link per ogni unità produttiva e per ogni area territoriale; le modalità di accesso e di utilizzo da parte sia delle OO.SS che delle RSU; le modalità ed i tempi di inserimento dei comunicati, tali da garantire tempestività; utilizzo della posta elettronica; referenti aziendali e sindacali. L’accesso alla bacheca elettronica va garantita a tutti i lavoratori (telelavoristi, ecc.) e in tutte le sedi principali.

Telelavoro

In riferimento all’istituto del Telelavoro, anche in riferimento a quanto va producendo la commissione nazionale da poco insediata, occorre definire un accordo che normi, anche in coerenza con l’accordo interconfederale sul Telelavoro: le modalità e le tempistiche per avere la possibilità di rendere reversibile il rapporto di Telelavoro; il ruolo della contrattazione collettiva per l’identificazione delle tipologie di prestazione, dei settori interessati e dei regimi orari. Si richiede inoltre la rivalutazione del 20% della parte economica (rimborsi spese, anche in relazione ai risparmi che l’azienda opera nei propri spazi). Il Telelavoro deve divenire sempre più un’opportunità per i lavoratori: sia in entrata (diversamente abili) che per coloro che intendono ritornare a condizioni di lavoro ordinario in sede, con la ricostituzione di postazioni, ecc.

Trasferte e Ticket

In riferimento alle norme sulle trasferte e sul sistema di refezione contenute negli accordi aziendali si chiede che gli importi dei rimborsi attualmente in essere siano fortemente rivalutati, tenendo conto della prassi di trasferta oltre regione e, in riferimento ai ticket restaurant, in un ordine comunque non inferiore ai 7 euro. In ogni caso non è più rinviabile il riconoscimento del ticket restaurant ai lavoratori part-time al 75%. In materia di trasferte occorre superare le attuali distinzioni riconoscendo la possibilità per tutto il personale di utilizzare per i viaggi in treno la 1° classe.

Reperibilità

Vista la diffusione sempre più estesa di strumentazioni informatiche legate all’evoluzione dei processi tecnologici si richiede per i lavoratori in reperibilità chiamati ad effettuare interventi da remoto, la definizione di uno specifico trattamento economico e normativo (riposo compensativo). Si richiede inoltre un Osservatorio nazionale per l’acquisizione e il monitoraggio dei dati qualitativi e quantitativi relativi a tali prestazioni. Non possono inoltre essere lasciati all’azienda gli attuali margini di discrezionalità che si sono registrati nei diversi territori, prevedendo un coinvolgimento forte delle RSU a livello informativo e in particolare sulla definizione delle aree di competenza allo stato troppo estese.

Orario di lavoro

E’ necessaria una puntuale definizione delle modalità applicative delle norme su: flessibilità tempestiva, intervallo tra turni (11 ore in coerenza con CCNL), nonché definire 10 minuti di pausa per tutti i turni continuati con orari <7.30 giornaliere. Si richiede inoltre unificazione delle flessibilità in ingresso 8.00-9.30 per tutti i lavoratori in orario base addetti ai settori non operativi. Altre modalità di governo delle flessibilità in ingresso ed in uscita dovranno essere inoltre demandate alla contrattazione territoriale, per specifiche esigenze. Tale diritto (dovere per l’azienda) dovrà essere riconosciuto formalmente.



Permessi legge 104

In relazione ai permessi di cui all’art. 33 della l. 104/92 chiediamo che il computo dell’anzianità di servizio e del TFR comprenda, oltre agli effetti relativi alle ferie e alla 13° mensilità, già previsti dal CCNL anche gli effetti relativi alle quote di E.F., del Premio Annuo e del PDR.

Permessi esame

Anche partendo da importanti accordi sindacali recentemente firmati chiediamo il riconoscimento di 3 giorni aggiuntivi di permesso per ogni esame, oltre quanto già previsto dalla legge e dal CCNL.

Professionalità

Nell’ottica di uniformare le varie norme aziendali preesistenti, si richiede di portare da 48 a 36 mesi i temi di valutazione nei passaggi dal 3° al 4° e dal 4° al 5° livello.

Formazione e aggiornamento professionale

Nell’ottica di valorizzare le diverse professionalità presenti in azienda ed in particolare quello dei lavoratori field service, dei lavoratori di Ti lab e di provenienza IT, si chiede la definizione di un piano straordinario di formazione e aggiornamento, con relative verifiche inquadramentali, anche al fine di non disperdere un patrimonio di esperienze e conoscenze che diverranno sempre più importanti con l’evoluzione delle reti e dei servizi informatici ad esse connesse. A tale scopo dovrebbe lavorare la commissione nazionale per la formazione e l’inquadramento prevista anche dal CCNL, per definire congiuntamente con l’impresa tempi, percorsi, modalità, contenuti validi.

Miglioramento degli accordi per i costumer care

Al fine di garantire maggiore tutela psico-fisica dei lavoratori addetti al call center, si richiedono una serie di interventi per migliorare gli accordi esistenti (60/40) in relazione al reale diritto a poter svolgere attività di back office e comunque off-line, con massima visibilità e percezione da parte del lavoratore singolo.

Malattia e Welfare

Occorre che l’azienda rispetti quanto previsto dal CCNL in relazione ai 90 giorni connessi a ricoveri e malattie lunghe. Occorre che vengano migliorati e applicati completamente gli accordi connessi con il Welfare, in particolare per quanto riguarda malattia croniche e gravi. La commissione Welfare deve tornare centrale nelle attività di supporto ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori.

Premio di Risultato

Consapevoli che l’istituto del PdR ha prodotto i suoi ultimi effetti con l’erogazione di novembre 2006 e che con la fine del 2006 ha avuto termine anche la proroga del meccanismo per il personale ex Tim, riteniamo necessario giungere ad un rinnovo del Premio che sappia valorizzare l’apporto dei lavoratori al raggiungimento di obiettivi di incremento di produttività, qualità e redditività dell’azienda.
Per il futuro, anche alla luce delle esperienze fatte, e cioè da un lato dalla costante crescita di produttività e di valore aggiunto per addetto che ha contraddistinto l’azienda e dall’altra l’incidenza sempre maggiore di fattori esterni, regolamentari e non solo, riteniamo che:


1) nella definizione del PdR debba avere sempre maggiore peso ed incidenza la produttività del lavoro e della qualità;

2) occorra consolidare la crescita quantitativa del PdR avvenuta nel passato quadriennio (+ 19%), giungendo ad un incremento reale, nell’arco della nuova vigenza, di almeno un più 30% rispetto alle ultime risultanze;

3) occorra ragionare di modalità, a raggiungimento 100 medio per il personale dell’azienda, per garantire maggiorazioni (+15%) per alcune specifiche aree a maggior valore/produttività (costumer care e intervento su guasti in assurance e delivery), anche a recupero del maggiore carico psico-fisico delle diverse mansioni.

Occorrerà inoltre individuare indicatori condivisi, certi, trasparenti e di facile lettura.

Occorrerà inoltre garantire nell’armonizzazione del PdR rispetto al personale ex-Tim che nessun elemento di grave danno economico venga portato dopo l’integrazione, anche ragionando su ipotesi di armonizzazione molto graduale, nell’arco di vigenza dell’accordo sul PDR.

Il PdR andrà inoltre riconosciuto a tutti coloro che in qualsiasi modo concorrono alla realizzazione dei risultati: apprendisti, tempi determinati, lavoratori con contratto di inserimento, lavoratori in somministrazione.


Roma, 8 maggio 2007

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