Stefano Esposito e Antonio Boccuzzi, deputati del Pd, annunciano che senza le modifiche alla manovra sull'indicizzazione delle pensioni più basse e sui pensionamenti per la classe '52-'53, loro voteranno no. "Abbiamo partecipato al presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil, per ribadire la nostra vicinanza ai lavoratori e la nostra posizione critica rispetto ai contenuti di questa Manovra - affermano Boccuzzi ed Esposito -. Ci riconosciamo nella piattaforma sindacale unitaria che coincide in larga parte con le richieste e le proposte avanzate dal Pd. In occasione dell'ultimo sciopero generale indetto dalla Cgil avevamo auspicato che il sindacato tornasse ad essere unito per il bene del Paese: siamo lieti che oggi questa unità sia stata ritrovata. Attendiamo di leggere il maxi emendamento che il Governo presenterà, ma confermiamo che, in caso di mancato recepimento da parte dell'Esecutivo di alcune delle proposte avanzate (in particolare agganciare all'inflazione le pensioni inferiori ai 1.400 euro lordi e la rimodulazione dei requisiti per andare in pensione per le generazioni del '51-'53), nella nostra autonomia di parlamentari non voteremo la manovra".
Ricordiamoceli, queste due persone meritano RISPETTO
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