06 settembre, 2011

Cronaca web del discorso di Camusso


BASTA FARE CASSA SU LAVORATORI E PENSIONI
«Non si può più fare cassa sulle condizioni dei lavoratori e sulle pensioni». Lo dice il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, parlando dal palco di Roma, in chiusura della manifestazione organizzata per lo sciopero contro la manovra.

NON MERITIAMO E NON VOGLIAMO UN PAESE COSÌ
«Le nostre piazze sono le piazze di chi non si rassegna, di chi non è disposto a rinunciare ad avere un paese migliore, noi un paese così non ce lo meritiamo e non lo vogliamo». Così il segretario della Cgil, Susanna Camusso, nel suo intervento al comizio all'Arco di Costantino dove è arrivato il corteo della Cgil contro la manovra.

CAMUSSO A CISL E UIL, SE NON ORA QUANDO
«Ci hanno detto che non era il momento di scioperare, ma io rispondo con lo slogan di un'importante manifestazione di febbraio: »se non ora quando?«. Lo ha detto Susanna Camusso, segretario della Cgil, dal palco della manifestazione al Colosseo. »Il cambiamento è urgente e ci hanno detto che questo di oggi è uno sciopero politico. Sì, lo è«, ha aggiunto Camusso tra gli applausi scroscianti della folla: »la politica ha uno scopo alto e noi siamo contro i privilegi della politica, lo abbiamo detto in tempi non sospetti, prima della crisi«.


SACCONI STRALCI ART.8 O PEGGIOR MINISTRO STORIA
Susanna Camusso è tornata a chiedere al governo, e in particolare al ministro Maurizio Sacconi lo stralcio dell'articolo 8 della manovra. «A Sacconi, che anche oggi non ha perso l'occasione di tacere, vogliamo dire che è meglio che lo stralcino l'articolo 8 o con questo gesto dimostrerà di essere il peggior ministro che la Repubblica ha avuto».

CAMUSSO A DE BORTOLI: SCIOPERO DIRITTO NON RICATTO
«Lo sciopero è un diritto dei lavoratori e non è mai un ricatto. Altri sono i ricatti». Lo dice la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, dal palco della manifestazione indetta dal sindacato di Corso d'Italia dicendo di aver letto «con grande dispiacere» un fondo del direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli. Da Camusso è venuto invece un ringraziamento dal direttore dell'Unità Claudio Sardo. Oggi il nostro quotidiano è su tutte le piazze italiane con un numero speciale gratuito sullo sciopero della Cgil, chiuso in redazione domenica proprio per rispettare la manifestazione.

MARCEGAGLIA SCELGA TRA ART. 8 O ACCORDO GIUGNO.
GOVERNO NON CREDIBILE? LO DICIAMO DA 3 ANNI
Camusso lancia la sfida a Marcegaglia: «A Confindustria e alle altre organizzazioni, Cisl e Uil, dico: scegliete o l'accordo sindacale o la legge, tutte e due non è possibile». Durante il comizio conclusivo di Roma in occasione dello sciopero generale, la leader sindacale invita a scegliere tra l'articolo 8 della manovra e l'intesa unitaria del 28 giugno. «Abbiamo sentito da Cernobbio- aggiunge- che il governo non è credibile. Noi lo diciamo da 3 anni, voi forse pensavate di avere benefici dal governo. Ma diciamo benvenuti».

TUTTO IL POSSIBILE CONTRO ARTICOLO 8, GOVERNO COME LADRO DI PISA: DI GIORNO PROMETTE E DI NOTTE RUBA
«Irresponsabile è una parola usata contro di noi. Ma irresponsabile è chi dentro una crisi introduce un articolo il cui unico scopo è quello di rendere piu» facili i licenziamenti. Questo governo è come il ladro di Pisa: di giorno promette e di notte ruba ai lavoratori». La segretaria Cgil annuncia: «Se il parlamento non stralcia quella norma dalla manovra, deve sapere che useremo tutte le iniziative che sono possibili, la Corte costituzionale, la Corte di giustizia, le cause, tutto...». Lo diciamo anche a Confindustria», avverte Camusso.

MANOVRA INCIVILE
"Si tassa sulle energie rinnovabili e sulla cooperazione. Ditelo con forza, quei tagli toglieranno i diritti, ancora una volta si taglia il lavoro e le condizioni di prospettiva. Questa manovra è incivile".


MANOVRA INGIUSTA, SI ACCANISCE SUI PIÙ DEBOLI
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ribadisce le ragioni dello sciopero contro una manovra «ingiusta» e «iniqua», perchè «colpisce i lavoratori e i pensionati». Concludendo la manifestazione di Roma nella giornata dello sciopero generale di 8 ore proclamato dalla confederazione, Camusso ha sottolineato che il governo con questa manovra «si accanisce sulle persone più deboli: lavoratori e pensionati». Il numero uno di corso d'Italia ha aggiunto che «quando si fanno tagli non si fa un servizio al paese. Anzi, si fa danno al paese. Lorsignori - ha proseguito - sanno bene che se si continua a tagliare non avremo asili, non avremo scuole, avremo persone sempre più povere e disoccupati e cassintegrati senza prospettiva». Camusso ha ricordato che il suo sindacato ha proposto una contromanovra «con gli stessi saldi» previsti dal governo. Una manovra, però, che non scarichi i costi sui più deboli. «Paghi un pò di più chi ha pagato poco - ha concluso - paghino quelli che finora non hanno pagato».

IN PIAZZA CHI NON SI RASSEGNA
«Le 100 piazze sono di chi non si rassegna al declino». Cosi Susanna Camusso apre il comizio conclusivo di Roma in via san Gregorio, a pochi passi dal Colosseo. Il segretario della Cgil aggiunge: «Un paese così non lo meritiamo e non lo accettiamo».

SI TASSINO LE RICCHEZZE
"Si tassino le rendite, si tassino gli immobili, si tassino le ricchezze".

RICORREREMO A CORTE COSTITUZIONALE «Ricorreremo alla Corte Costituzionale su tutte le norme anticostituzionali. Per noi la Costituzione è sacra, non ce la ruberete». Lo dice il leader della Cgil, Susanna Camusso, parlando dal palco allestito al Colosseo e riferendosi alla manovra. "Come le feste, anche la costituzione per noi è sacra e ricorreremo alla corte per difenderla".

LA SOLIDARIETA' VA CHIESTA IN MODO EQUO
"Se si chiede la solidarietà va chiesta in modo equo".

CAMUSSO SULLE FESTE, VOLEVANO CANCELLARE LA NOSTRA STORIA
"Volevano cancellare la nostra storia, il 1 maggio, il 25 aprile e il 2 giugno sono le nostre feste e non ci rinunceremo".

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