12 settembre, 2011

ACCORDO 28 Giugno ed Art.8 Legge di Bilancio

Il Governo, con l'articolo 8 della manovra, ha stravolto l'accordo del 28 giugno
nelle sue finalità e nei suoi contenuti, cancellando le regole di certificazione
della rappresentanza, la funzione e la validità del contratto nazionale, le
competenze delle rappresentanze aziendali, i percorsi di democrazia, la
certezza delle leggi vigenti.
L'ambiguità di Confindustria e di Cisl e Uil ha oggettivamente aiutato questa
intromissione sulle dinamiche del confronto sociale sino a rendere incerta
l'efficacia stessa dell'accordo del 28 giugno.
La Cgil conferma il giudizio nettamente negativo sull'art. 8 e decide di
proseguire la mobilitazione e l'iniziativa con tutti gli strumenti a disposizione
per rendere inefficace e cancellare il suddetto provvedimento.
La Cgil, in coerenza con le decisioni assunte dal CD del 3 luglio scorso,
conferma la validità dei contenuti dell'Accordo interconfederale del 28 giugno
che costituisce comunque il riferimento per i propri comportamenti contrattuali.
Il Direttivo Nazionale della Cgil chiede formalmente agli altri firmatari
dell'Accordo del 28 giugno altrettanto esplicita chiarezza senza la quale non è
possibile considerare quell'intesa un vincolo unitario.
Il Direttivo Nazionale della Cgil dà mandato alla Segreteria di acquisire un
pronunciamento formale dei soggetti cofirmatari dell'Accordo interconfederale
del 28 giugno che renda esplicito che le norme applicabili sono esclusivamente
quelle previste dall'accordo stesso. Di fronte a questo esplicito pronunciamento
la Segreteria ha il manato del CD per procedere alla sottoscrizione dell'intesa.
Il CD della Cgil ritiene necessario estendere l'intesa a tutte le altre associazioni
datoriali allo scopo di tutelare tutti i lavoratori rispetto all'applicazione delle
norme contenute nell'articolo 8.
Questo percorso si concluderà con la consultazione di tutti gli iscritti alla
confederazione interessati.
All.

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