(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 13 set - Il caso Bell
esplode quando l'Agenzia delle entrate notifica un avviso di
accertamento fiscale ai soci e agli amministratori
pro-tempore della societa', cassaforte lussemburghese del
finanziere bresciano Emilio Gnutti che aveva il controllo di
Telecom Italia e attraverso cui venne perfezionata la
vendita del gruppo di tlc alla Pirelli di Marco Tronchetti
Provera in cordata con la Benetton. Sei anni fa i soci di
Bell raccolsero dalla transazione plusvalenze esentasse per
2 miliardi di euro. Secondo il Fisco dovranno versare 600
milioni di euro a titolo di "maggiore imposta" evasa e 1
miliardo di euro "a titolo di sanzioni". Quell'esenzione
secondo l'Agenzie delle entrate infatti non gli spettava,
perche' Bell era una societa' italiana a tutti gli effetti e
fu ingiustamente favorita. "Considerata l'entita' del danno
erariale, nonche' la distrazione del patrimonio sociale di
Bell - scriveva l'Agenzia delle entrate nel provvedimento -
si rende opportuna l'iscrizione di ipoteca sui beni dei
trasgressori e dei soggetti obbligati in solido, con
conseguente sequestro dei loro beni, compresa l'azienda".
Red-Y-
(RADIOCOR) 13-09-07 19:37:12 (0431) 3 NNNN
UN MILIARDO E SEICENTO MILIONI DI EURO TRA MAGGIORE IMPOSTA E SANZIONI
PAGHERANNO VERAMENTE? IN UN PAESE NORMALE CERTAMENTE!!!!!
ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
13 settembre, 2007
Bell: definito team dei consulenti, Marchetti segue profilo societario
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