Telecom, il faro dei Fossati sui conti della semestrale
Il titolo Telecom forse aveva già dato, così finora aveva retto meglio ai colpi dell'Orso. Ma il mercato è nervoso: è bastata una breve nota di Deutsche Bank per rispedire le quotazioni a 1,287 euro, con un calo del 4,24% superiore al 3,02% dell'indice Stoxx delle tlc europee.
In realtà gli analisti di Deutsche Bank si sono limitati a qualche considerazione sull'andamento del secondo trimestre, che è atteso in linea con il primo, cioè ancora debole e ancora segnato dal rallentamento del Brasile, non foss'altro che per gli strascichi di una promozione commerciale infelice (e valida per sei mesi) che ha pesato sui conti. Ciononostante Deutsche Bank ha confermato il giudizio "buy" (comprare), non tanto per il semestre, ma per le implicazioni positive del taglio dei costi che, secondo gli analisti della casa tedesca, sono possibili non solo sul personale, ma anche su altri versanti come ad esempio le spese commerciali.
Alle voci di Opa da parte di Telefonica la Borsa invece non sembra dar credito, dato che il titolo non ne ha tratto beneficio. Tuttavia è possibile che ci sia stato un mese fa un incontro tra il presidente del gruppo spagnolo, Cesar Alierta, e il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che secondo indiscrezioni riportate dalla stampa sarebbe stato favorito dalla famiglia Fossati, azionista al 4,5% di Telecom. Gli spagnoli non commentano, mentre dalla famiglia brianzola non arrivano nè conferme nè smentite. Ma che i Fossati non abbiano rinunciato a dire la loro è un fatto. Per ora i due consiglieri espressione della minoranza "attivista" hanno mostrato un atteggiamento collaborativo in consiglio, ma i Fossati nel frattempo hanno messo a punto un loro progetto di "valorizzazione" per Telecom che si riservano di presentare dopo la semestrale. Tanto più se il consuntivo confermerà l'andamento in calo, e soprattutto se non arriveranno dal management indicazioni su cosa fare per raddrizzare la rotta di business e titolo. I contenuti del piano-ombra non sono noti, ma l'analisi sarebbe focalizzata sull'esigenza di improntare la gestione del gruppo sul consumatore, con un maggior orientamento al marketing, nella consapevolezza che il problema del debito, che soffoca alla radice progetti di ampio respiro, debba prima o poi essere affrontato. L'esordio dell'iPhone, con oltre 16mila telefonini venduti il primo giorno, è stato un successo, ma secondo Fossati è indispensabile accompagnare il nuovo prodotto con servizi a valore aggiunto e per questo occorrono investimenti. Se ne riparlerà comunque in autunno.
Intanto però sono anche i sindacati a sollecitare un nuovo piano industriale. In un comunicato congiunto le sigle sindacali hanno nuovamente avanzato la richiesta di «anticipare il confronto sul nuovo piano industriale, sugli investimenti, sulle strategie di sviluppo e di potenziamento degli asset strategici», ribadendo in merito ai 5mila esuberi ipotizzati «le proprie contrarietà nel metodo e soprattutto nel merito delle scelte annunciate, ritenendo elusive e non convincenti le dichiarazioni aziendali».
DA QUESTO SI CAPISCE MEGLIO IL MOTIVO PER CUI LE OOSS NEI COMUNICATI RIBADIVANO IL PERICOLO DELL'ABBANDONO DEI MERCATI INTERNAZIONALI ED IL RITIRARSI SUL MERCATO DOMESTICO
ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
13 luglio, 2008
RIPRESO DAL BLOG DI QUINTARELLI
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