Viviamo in un paese dove la memoria è debole, a volte non ricordiamo o non vogliamo ricordare il passato per convenienza, salvo poi ricordarlo solo in fase di recriminazione tenendo il solito atteggiamento infantile che ci contraddistingue..........
Estratto da; Patto per l'Italia - Contratto per il Lavoro 2002
1 Politica dei redditi e dì coesione socialeil Governo e le parti sociali convengono che una efficace politica dei redditi, secondo quanto previsto dal Protocollo del 23 luglio 1993, è lo strumento principale per dare stabilità e forza alla crescita economica, assicurare il perseguimento dell'equilibrio della finanza pubblica compatibilmente con gli impegni del Patto di stabilità e di crescita così come in ultimo definiti nel Consiglio Europeo di Siviglia, salvaguardare il potere d'acquisto delle retribuzioni, conseguire l'innalzamento del tasso di occupazione secondo quanto deciso dal Consiglio Europeo di Lisbona.
La politica dei redditi derivata dagli accordi del 1992 e del 1993 ha contribuito a controllare la dinamica del tasso di inflazione e a realizzare il risanamento finanziario, condizioni fondamentali per garantire un sano e duraturo sviluppo del reddito e dell'occupazione. Tali accordi si sono rivelati uno strumento importante per condurre l'Italia nell'Unione Economica e Monetaria.
L'accordo sulla politica dei redditi e di coesione sociale che si realizza oggi dovrà accompagnare il conseguimento degli obiettivi di Barcellona e di Lisbona realizzando una virtuosa convergenza tra crescita economica, competitività, incremento dell'occupazione e inclusione sociale.
La riduzione del tasso di inflazione verso i livelli medi europei è destinata a continuare nel 2003. Obiettivo del Governo è quello di rafforzare questa tendenza individuando tassi di inflazione programmati in linea con gli andamenti dell'economia e con i risultati da perseguire. Il Governo concorre al contenimento dell'inflazione attraverso comportamenti coerenti in materia di tariffe, prezzi e salari, attivando gli organi istituzionali preposti, nei limiti delle competenze di legge e delle regole di mercato. Il miglioramento della produttività e la progressiva riduzione del cuneo fiscale sul lavoro potranno contribuire ulteriormente a fare crescere il reddito disponibile delle famiglie.
Questo con altri punti fu Firmato con il governo DEL NANO DI ARCORE da CISL E UIL, cercando in ogni modo di frammentare o distruggere la CGIL che in propria difesa porto’ a ROMA
3 MILIONI di LAVORATORI, ed involontariamente si trovò UNICO SOGGETTO POLTICO
Giugno 2006 14 Congresso UIL
Angeletti ha detto che la Uil si accinge a dare la disdetta formale dell'accordo del '93 e pensa che «alla fine Cgil e Cisl si convinceranno della realtà». «L'accordo nei fatti non viene applicato da due-tre anni - ha osservato Angeletti - ma ogni volta viene usato come pretesto. Ci accingiamo a darne disdetta formale in modo che tutti si accorgano che servono nuove regole».
E’ certo che l’accordo in se stesso è divenuto carta straccia, ma è anche evidente che qualcuno ci ha messo del suo………………….
ULTIMA PERLA
Sospensione da parte di UILCOM dello sciopero in Vodafone di seguito le considerazioni di strazzullo alle strutture e l’ultimo passaggio del comunicato della segr. Nazionale di SLC:
Care/i compagne/i, nella giornata odierna Alla base di tale decisione vengono addotte presunte novità che vi sarebbero in ordine alla posizione di Vodafone per la vertenza in corso. La Segreteria Nazionale SLC-CGIL non condivide tali motivazioni sia nel merito, sia nel metodo. Tale decisione non ha neanche precedenti nel lavoro unitario che da anni si sta portando avanti. Vi inviamo copia del comunicato che conferma tutte le valutazioni già svolte. Vi invitiamo a continuare il lavoro di preparazione per una piena riuscita dello sciopero proclamato.
Non aiutano certamente a questo proposito gli atteggiamenti aziendali. Non sono utili anche incertezze o il ritiro dallo sciopero di una singola organizzazione rispetto ad una mobilitazione organizzata da tempo ed unitariamente dal sindacato confederale e dalle RSU.
Dal comunicato del 26/6 della segreteria naz.le del SLC
I creditori hanno più memoria dei debitori.
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