ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
16 giugno, 2006
MARONI ? SI BELLI CALDI
Dichiarazione di Emilio Miceli
Segretario generale SLC-CGIL
su Circolare del Ministero del Lavoro sui “Call Center”
Seppur nella forma di indicazioni operative” ai servizi ispettivi dell’Inps, dell’Inail, dell’Enpals, oltrechè alle Direzioni provinciali e regionali del lavoro, la circolare sui “call center”, emanata dal Ministro del Lavoro, ha un valore politico importante che imprime una accelerazione al dibattito sulla precarietà.
Con un atto amministrativo si è stabilito di chiarire che tutti i lavoratori che non hanno la padronanza del loro tempo, dei ritmi di lavoro, e che dunque non possono gestire né pianificare la propria attività, sono lavoratori subordinati. Detta così, una banalità; che però l’impeto deregolatorio del precedente Ministro e del Governo non hanno consentito di mettere in chiaro.
Dietro questa decisione ci sono decine di migliaia di lavoratori che svolgono attività “inbound”, finora lavoratori a progetto pagati con compensi irrisori.
Per questo la circolare del Ministro Damiano è importante, perché comincia a fare chiarezza ancorandosi ai principi fondamentali del diritto del lavoro. E’, questo, un piccolo passo avanti verso il superamento della precarietà. Con un semplice atto amministrativo! A scanso di equivoci, i problemi della precarietà nei call center non sono superati, tutt’altro! Ma è un piccolo passo in avanti.
Ovviamente abbiamo dovuto, negli incontri che hanno preceduto la stesura della circolare, superare le resistenze del mondo delle imprese; però credo che alla fine si è dato un contributo per fare diventare il lavoro nei call center, almeno in parte, vero lavoro; e le imprese, vere imprese.
Ecco, se poi affronteremo, così come concordato, il tema dei costi e quindi degli appalti, io penso che alla fine riusciremo ad imprimere una regolazione vera ad un mercato sorto spontaneamente e terreno di scorribanda di speculatori.
E’ un giudizio troppo ottimistico? Credo molto modestamente che si sia svolto un buon lavoro.
Roma, 15 giugno 2006
NELL'AREA COMUNICATI REGIONALI IL TESTO ORIGINALE DI MICELI E LA CIRCOLARE DEL MIN. LAVORO ONLINE DAL 17 06
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