E I CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ?
Lo aveva promesso, ha mantenuto l’impegno e la Borsa si è entusiasmata: il titolo di Telecom sale del 5,16 per cento dopo che l’a m m i n i s t ra t o re delegato Franco Bernabé ha promesso agli analisti che i dividendi aumenteranno (dal bilancio 2010 saranno 1,26 miliardi). A un primo sguardo tutto bene, l’utile è raddoppiato a 3,1 miliardi.
Certo, ci sono un paio di dettagli che dovrebbero mitigare l’eccitazione degli investitori. Primo: quando Bernabé parlò dell’aumento dei dividendi per la prima volta, qualche mese fa, contestualmente annunciò che 30 mila dipendenti entravano in contratto di solidarietà per ridurre i costi. Un flusso di denaro diretto dalle casse del ministero del Lavoro, che integra gli stipendi, a quelle di Generali, Intesa e Mediobanca, i soci forti della Telecom tramite Telco. Secondo dettaglio: in Italia Telecom arranca, mentre i soldi arrivano dal Sud America, da partecipazioni come quella in Telecom Argentina, “il 30 per cento del fatturato è all’e s t e ro ”, dice Bernabé. Per gli azionisti i dividendi non hanno bandiera, ma per gli italiani che aspettano da anni novità come la banda larga (il governo non mette soldi) non è una buona notizia.
IL FATTO QUOTIDIANO 26/02/2011 pag. 13
Nessun commento:
Posta un commento