SINDACATO LAVORATORI DELLA COMUNICAZIONE
17 MARZO FESTA NAZIONALE???
SI, MA PAGATA DAI LAVORATORI !!!!!
Come noto la furia ideologica del governo di destra di questo paese, non esita a colpire il mondo del lavoro senza esclusione di colpi.
Fedele a questo spirito antilavoratori, il 18 febbraio abbiamo assistito ad un altro scandalo della lunga lista che il governo oramai ci ha riservato in questi anni.
Infatti, il 18 febbraio si è riunito il consiglio dei Ministri che in merito alla festività per i 150 anni dell’Unità d’Italia del 17 marzo, ha stabilito che:
Per il solo anno in corso ed al fine di evitare inopportuni aggravi a carico della finanza pubblica e delle imprese private, per il 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia troveranno applicazione gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festivita' soppressa del 4 novembre (che solo per quest'anno non esplica i predetti effetti) così da compensarne gli oneri
Al di là dell’esplicita volontà di non far mai pagare nulla alle aziende e tutto ai lavoratori (in politichese “evitare inopportuni aggravi”), quello che è opportuno sapere è che in ogni azienda la festa del 17 marzo sarà pagata dai lavoratori in modo da “compensarne gli oneri”.
Ovviamente anche Telecom applicherà la legge e dovendo sostituire la festività del 4 novembre con quella del 17 marzo, ci troveremo con 8 ore di EF in meno, che andranno a coprire il giorno di assenza per la “festa nazionale per i 150 anni”.
Si tratta dell’ennesima vergogna che questo governo ci propina e che colpisce sempre e solo il mondo del lavoro e che dimostra ancora una volta che dobbiamo fare di tutto per liberarci prima possibile di chi ci toglie diritti, salario e futuro e che rende il popolo italiano lo zimbello del mondo intero.
Firenze, 21 febbraio 2011
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