14 febbraio, 2011

COMUNICATO FONDI SPECIALI

Durante la discussione al Senato del decreto “Milleproroghe” sono stati bocciati gli emendamenti, presentati da alcuni parlamentari, che avrebbero potuto porre rimedio ai gravi danni provocati dalla Legge 122 alle pensioni dei lavoratori elettrici e telefonici.
A nulla è valso il lavoro profuso in questi mesi dal sindacato;a nulla sono valse le migliaia di testimonianze inviate al Parlamento dai lavoratori che, grazie a questo
provvedimento iniquo, vedono gravemente pregiudicato il loro diritto ad una pensione
giusta; a nulla è servito il coinvolgimento delle organizzazioni datoriali di Confindustriache, congiuntamente al sindacato, hanno richiesto un incontro per verificare i correttivi da apportare; a nulla è valso l’aver evidenziato come, senza le opportune modifiche, gli effetti della Legge 122 rischiano di mettere a repentaglio importanti accordi sottoscritti a salvaguardia dei posti di lavoro (accordo Telecom italia).
Sconcertante è stato il silenzio del Governo che, in 5 mesi, non ha trovato il tempo di
incontrare ufficialmente le parti sociali per affrontare il problema.
A questo punto per il Sindacato si apre la seconda fase: contrasteremo in tutti i modi,
a cominciare anche dalla verifica dell’apertura di un ampio contenzioso legale, gli
effetti di questa legge, a tutela degli interessi di migliaia di lavoratrici e lavoratori che rivendicano nient’altro che il diritto ad una pensione giusta.
Le Segreterie Nazionali

Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uilcem-Uil
Slc-Cgil Fistel-Cisl Uilcom-UIl

Roma, 14 febbraio 2011

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