09 marzo, 2012

ORDINE DEL GIORNO UNITARIO

Telecom OdG Coord Unitario RSU 9-3-12

Berec: "L'unbundling è materia di Agcom"

DISAGGREGAZIONE SERVIZI TELECOM
Il presidente dell'organismo europeo Serentschy giudica in contrasto con la normativa Ue la misura che obbliga la disaggregazione dei servizi di accesso all'ingrosso alla rete di Telecom Italia. "L'intervento del Parlamento viola il principio di indipendenza dell'Authority"

di Mila Fiordalisi

“La regolamentazione dell’accesso, dei servizi di unbundling e dell’interconnessione è di competenza delle autorità nazionali di regolazione”: è quanto sottolinea Georg Serentschy, chairman del Berec (European Regulators Group for Electronic Communications) in riferimento all’emendamento italiano al Dl semplificazioni (che ha ottenuto ieri la fiducia alla Camera), che obbliga la disaggregazione dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia,

“L’intervento del parlamento nazionale in questa materia viola il principio di indipendenza dell’Authority ed è contro la norma europea”, aggiunge. "Il Berec ha i poteri di valutare l' attuazione delle decisioni sulla regolamentazione delle telecomunicazioni nei mercati regolamentati, compreso i servizi di unbundling".

Sull'emendamento è tornata nuovamente l'Asati, l'asssociazione che rappresenta i piccoli azionisti di Telecom Italia, che chiede la rettifica al Senato. "I parlamentari leghisti Fava e Saglia che hanno proposto l'emendamento sulla separazione dei costi di manutenzione della rete di accesso di Telecom Italia - sottolinea il presidente Franco Lombardi - denotano una totale incompetenza in materia; e plaudono anche all'approvazione (verosimilmente provvisoria) di questo provvedimento con farneticazioni ed argomentazioni che suscitano ilarità - peccato che usino il Parlamento e non un teatrino padano. Sarebbe quindi vano ogni tentativo di spiegare loro fatti tecnici, economici e normativi".

Uilcom Uil, Slc Cgil e Fistel Cisl hanno intanto deciso di convocare i propri organismi di rappresentanza e approvare un ordine del giorno in cui si da pieno mandato alle segreterie nazionali per attivare tutte le iniziative che possono portare a contrastare l’approvazione della norma. "“La messa a rischio con la perdita di migliaia di posti di lavoro in Telecom Italia a seguito della norma approvata nelle commissioni ha posto il sindacato davanti alla responsabilità di sottolineare la leggerezza con cui si affrontano materie delicate, in un momento così difficile per il paese, che rischiano di portare a destrutturare imprese d’importanza nazionale. Materia tra l’altro già normata dall’organismo di vigilanza Agcom, l’unica titolata a intervenire su questa materia”,

Il CORRIERE DELLE COMUNICAZIONI ONLINE

SEMPLIFICAZIONI: EMENDAMENTO TLC; OPERATORI DENUNCIANO A UE

(ANSA) - BRUXELLES, 8 MAR - L' Associazione europea degli operatori di telecomunicazioni (Etno) ha inviato oggi una denuncia al Commissario europeo responsabile del settore, Neelie Kroes, evidenziando l' incompatibilita' dell' emendamento al dl semplificazioni sull' accesso alla rete (unbundling) approvato ieri con il quadro normativo comunitario. ''Il testo dell' emendamento portato all' attenzione della Commissione europea - si legge in una nota - prevede che i servizi di accesso all' ingrosso di rete fissa devono essere offerti agli operatori concorrenti in maniera disaggregata e, in particolare, i servizi di manutenzione e di attivazione di una linea in unbundling possono essere acquisiti da imprese terze''. ''Questa norma - spiega Etno nella lettera - viola le norme comunitarie che regolano il settore delle comunicazioni elettroniche, mettendo a rischio l' indipendenza dell' Autorita' nazionale di regolazione (Agcom), poiche' non rispetta le competenze ad essa assegnate dalla normativa europea in materia di imposizione di obblighi sui servizi regolati di accesso alla rete. La nuova misura - si legge ancora nella lettera - minaccia seriamente l' implementazione del quadro normativo europeo poiche' modifica la definizione di unbundling contenuta nelle direttive''. Il testo dell' emendamento - conclude la nota - e' ora al vaglio dell' esecutivo comunitario, per verificare i profili di incompatibilita'. Se la norma dovesse essere considerata incompatibile, la Commissione potrebbe aprire una procedura d' infrazione nei confronti dell' Italia. (ANSA).

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