Infatti, dopo numerosi tentativi da parte dei funzionari della Regione per contattare i rappresentanti della proprietà, l'Assessorato al Lavoro era riuscita a convocare i vertici aziendali per un incontro stamattina alle ore 10.
Ma, nella serata inoltrata di ieri, dimostrando tutta la propria riluttanza, l'azienda ha inviato un fax alla Regione informando che non si sarebbe presentato nessuno all'incontro, in quanto superfluo poiché la proprietà considera i licenziamenti, già intimati, non discutibili.
Più che comprensibile lo sconcerto e l'indignazione dell'Assessore e di tutti noi.
Anche se ormai siamo quasi abituati all'arroganza di alcuni padroncini, dobbiamo dire che questa assenza di sensibilità, di educazione e di civiltà ci colpisce e offende, in quanto non solo diretta alla massima Istituzione della Regione, oltre che a quelle locali, quelle Istituzioni a cui anche nel recente passato venivano proposte convenzioni contrattuali, non solo diretta al nostro Sindacato, o alla pubblica opinione, ma sopratutto poiché è diretta a colpire la dignità di tutte/i le/i dipendenti che, ancora, con stile completamente diverso, pur nel periodo del preavvisato licenziamento, stanno onestamente e attivamente lavorando come sempre.
Anche per questo, con se possibile ancor maggior determinazione, cercheremo di tutelare in ogni modo quei lavoratori che, mentre la nave affonda e il capitano, anziché preoccuparsi del proprio equipaggio cerca la propria singola scialuppa di salvataggio, stanno dimostrando correttezza verso quel lavoro per cui in questi anni si sono sempre sacrificati.
Lanti Giovanni
Centenari Lorenzo
Segretario SLC-CGIL
Segretario CdLT GRosseto
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