La Rai rischia di apparire come un’azienda non più in grado di governare gli eventi.
Dopo Santoro e Saviano, le decisioni di Lucia Annunziata e di Simona Ventura di lasciare l’azienda, danno il senso di una “grande fuga” dalla Rai. È evidente che tutto questo indebolisce l’azienda sul mercato. Ogni giorno sugli organi di stampa leggiamo del sistema di relazioni anomale di cui una parte del management si è reso responsabile e non c’è nessuno, in questo momento, che abbia la sensibilità di provare a fermare questa deriva.
In una tale situazione compito dell’azionista sarebbe quello di sospendere quanti risultano, dagli atti dei giudici, compromessi, anche per affermare il principio di sovranità e libertà dell’azienda.
Si tratta di porre mano a veri e propri atti di rigenerazione dell’azienda con la fermezza necessaria per evitare che la crisi diventi strutturale.
Ci sembrano queste alcune misure straordinarie ma urgenti, indispensabili per dare un segnale positivo al Paese.
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