ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
04 giugno, 2011
Pensioni, salasso per le ricongiunzioni A rischio l'accordo su esuberi Telecom
La situazione riguarda i dipendenti che hanno lavorato in aziende che fanno capo a istituti previdenziali diversi dall'Inps. L'adeguamento dei contributi arriva a costare anche 300 mila euro. Una proposta di legge bipartisan e un tavolo negoziale al ministero del Lavoro
MILANO - Versare 40 anni di contributi e dover pagare ancora decine di migliaia di euro per poter andare in pensione. E' quanto succede ai dipendenti che hanno lavorato in aziende che fanno capo a istituti diversi come l'Inpdap per i dipendenti pubblici, il Fondo elettrici o il Fondo telefonici, senza aver raggiunto in nessuno dei singoli enti gli anni necessari per il pensionamento. La manovra dello scorso luglio, infatti, ha reso oneroso il ricongiunzione dei contributi presso l'Inps, che arriva a costare anche 300 mila euro.
A riportare la questione d'attualità è una proposta di legge bipartisan che parte dai testi dei deputati Maria Luisa Gnecchi (Pd) e Giuliano Cazzola (Pdl) e il tavolo annunciato dal ministro del Lavoro Maurizio Sacconi. Si supererebbe così il provvedimento nato per impedire che le dipendenti pubbliche potessero spostare gratis i loro contributi dall'Inpdap all'Inps in modo da evitare il'innalzamento dell'età pensionabile.
Tra i più colpiti dalla norma ci sono molti addetti del settore elettrico e telefonico. In assenza di modifiche, potrebbe essere a rischio l'attuazione di accordi sugli esuberi come quello di Telecom Italia, che prevede 3.900 esuberi.
REPUBBLICA.IT
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