24 dicembre, 2008

AUGURI DI BUONE FESTE

QUALCUNO OGGI DOPO AVER STAMPATO LA BUSTA PAGA, E VEDENDO "QUANTA POCA" IRPEF HA VERSATO ALL'ERARIO SICURAMENTE SI SAREBBE AGGIUNTO AL SEGUENTE CORO

19 dicembre, 2008

LEGGE 247/2007 ART.67-68

67. Con effetto dal 1º gennaio 2008 è abrogato l’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 1997, n. 135. È istituito, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, un Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello con dotazione finanziaria pari a 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2008-2010. In via sperimentale, con riferimento al triennio 2008-2010, è concesso, a domanda da parte delle imprese, nel limite delle risorse del predetto Fondo, uno sgravio contributivo relativo alla quota di retribuzione imponibile di cui all’articolo 12, terzo comma, della legge 30 aprile 1969, n. 153, costituita dalle erogazioni previste dai contratti collettivi aziendali e territoriali, ovvero di secondo livello, delle quali sono incerti la corresponsione o l’ammontare e la cui struttura sia correlata dal contratto collettivo medesimo alla misurazione di incrementi di produttività, qualità e altri elementi di competitività assunti come indicatori dell’andamento economico dell’impresa e dei suoi risultati. Il predetto sgravio è concesso sulla base dei seguenti criteri:
a) l’importo annuo complessivo delle erogazioni di cui al presente comma ammesse allo sgravio è stabilito entro il limite massimo del 5 per cento della retribuzione contrattuale percepita;
b) con riferimento alla quota di erogazioni di cui alla lettera a), lo sgravio sui contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro è fissato nella misura di 25 punti percentuali;
c) con riferimento alla quota di erogazioni di cui alla lettera a), lo sgravio sui contributi previdenziali dovuti dai lavoratori è pari ai contributi previdenziali a loro carico sulla stessa quota di erogazioni di cui alla lettera a).

68. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabilite le modalità di attuazione del comma 67, anche con riferimento all’individuazione dei criteri di priorità sulla base dei quali debba essere concessa, nel rigoroso rispetto dei limiti finanziari previsti, l’ammissione al beneficio contributivo, e con particolare riguardo al monitoraggio dell’attuazione, al controllo del flusso di erogazioni e al rispetto dei tetti di spesa. Ai fini del monitoraggio e della verifica di coerenza dell’attuazione del comma 67 con gli obiettivi definiti nel «Protocollo su previdenza, lavoro e competitività per l’equità e la crescita sostenibili» del 23 luglio 2007 e delle caratteristiche della contrattazione di secondo livello aziendale e territoriale, è istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un Osservatorio presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale con la partecipazione delle parti sociali. L’eventuale conferma dello sgravio contributivo per gli anni successivi al 2010 è subordinata alla predetta verifica ed effettuata, in ogni caso, compatibilmente con gliandamenti programmati di finanza pubblica. A tale fine è stabilito uno specifico incremento del Fondo per l’occupazione di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236, per 650 milioni di euro a decorrere dall’anno 2011.

SGRAVIO CONTRIBUTIVO DEI PREMI DI RISULTATO FARSA DEL GOVERNO

SIGNORI MANCANO I FONDI, LO SGRAVIO CONTRIBUTIVO LO RIPAGATE VOI
E VVAAAAAAIIIIIIIII!!!!!!!




FREE STATE OF BANANAS or SACCONI'S BULLSHIT ISN'T CHANGE

VERTRONI MANTIENI LA PAROLA DATA, e fai come il BAGLIONI

17 dicembre, 2008

COMUNICATO UNITARIO

Roma, 16 Dicembre 2008


COMUNICATO SINDACALE


TELECOM ITALIA: VIA AL BLOCCO DEGLI STRAORDINARI.
A GENNAIO ASSEMBLEA NAZIONALE RSU CONTRO ESUBERI


Il Coordinamento Nazionale delle RSU di Telecom Italia, riunitosi oggi a Roma congiuntamente alle Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL valuta negativamente il nuovo piano industriale presentato dall’azienda e inaccettabili i nuovi tagli al personale annunciati (4300 unità) che si sommano alle 5 mila uscite concordate solo 2 mesi fa. Nuovi tagli che non potranno che essere gestiti attraverso strumenti traumatici e che rischiano di inserirsi, per di più, in una più generale riorganizzazione dell’azienda che prevede pesanti ricadute sui lavoratori.
Il Coordinamento Nazionale ritiene inoltre che il piano 2009-2011 sia contraddittorio per obiettivi annunciati e tagli operati e dannoso per il futuro dell’azienda. Il piano non sarà in grado di mettere in campo interventi di rilancio che necessitano di maggiori investimenti e di una maggiore valorizzazione delle risorse interne. Di fatto l’azienda scommette esclusivamente su tagli al lavoro e agli investimenti, sulla dismissione di importanti realtà all’estero (a partire dalla Germania) e di Sparkle, sulla riduzione dei perimetri occupazionali e su un aumento delle attività date in appalto sia in ambito customer che rete, a danno della qualità del servizio.
Come sindacato si ribadisce che il rilancio di Telecom deve passare per altre vie: la riduzione dei dividendi che in questi anni hanno azzerato gli utili; la ricapitalizzazione dell’azienda, indispensabile per abbattere il debito; la valorizzazione dell’unitarietà e della integrazione degli asset (rete, customer, IT, ricerca) quale valore aggiunto per il rilancio; la riconsiderazione della presenza in Europa per mantenere un profilo sovranazionale.
Il Coordinamento conferma inoltre quanto già comunicato dalle Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL circa l’indisponibilità a gestire nuovi tagli al personale e chiede all’azienda un passo indietro, dal momento in cui gli esuberi rappresentano – tra l’altro – una parte assolutamente irrisoria della manovra (200 milioni di euro su 5 miliardi, meno del 5% dell’intera operazione).
Si denuncia infine il comportamento totalmente irrispettoso dell’azienda nei confronti dei lavoratori e dei loro rappresentanti, che sono venuti a conoscenza di ulteriori interventi di riorganizzazione direttamente dai comunicati stampa, durante la presentazione delle nuove linee strategiche alla comunità finanziaria a Londra.
Al fine di sostenere le richieste di modifica del piano e di un passo indietro dell’azienda sugli esuberi, il Coordinamento Nazionale delle RSU da mandato alle Segreterie Nazionali per aprire già nelle prossime ore le procedure per dichiarare lo sciopero delle prestazioni straordinarie per i full-time e quelle supplementari per i part-time. Da inoltre mandato alle Segreterie Nazionali per convocare nel mese di Gennaio l’Assemblea nazionale di tutte le RSU di Telecom Italia e, in accordo con il coordinamento delle RSU di Sparkle, di tutto il gruppo Telecom, al fine di valutare - nel caso l’azienda mantenesse le proprie posizioni - tutte le necessarie iniziative sindacali.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

12 dicembre, 2008

Sciopero Cgil, in Toscana oltre 100 mila in piazza


Sono oltre 100 mila i manifestanti in Toscana per lo sciopero generale della Cgil. Dai dati del sindacato emerge che in migliaia hanno aderito alla protesta e hanno partecipato alle decine di manifestazioni a carattere provinciale. A Firenze i manifestanti superano le 40 mila unità, a Pisa e a Siena sono in 12 mila, a Livorno 11 mila, sia a Massa sia Pistoia 5 mila, a Lucca e a Prato 4 mila, 2 mila ad Arezzo e 1.500 a Grosseto.

La percentuale di adesione del parco industria oscilla tra il 90 e il 95%. Alla Telecom di Firenze l'adesione è del 50% degli addetti. Sempre nel capoluogo, gli Uffizi, l'Accademie e il museo della Scienza sono rimasti chiusi, con percentuali che hanno toccato il 100%. Alte le adesioni anche nella grande distribuzione: dove alla Metro adesione al 90%, all'Hotel Excelsior di Firenze all'80%. Nel settore trasporti, alle officine di Porta a Prato l'adesione è stata totale.

Ancora, a Pisa alla Conad la percentuale e' del 75%. Anche tra i giovani lavoratori del call center di Pistoia Ansuer si va all'80%. Nell'azienda cementifera di Arezzo Baraclit l'adesione è del 100%. A Prato alla Gdo di Pam adesione all'80%, alle pelletterie della Wings l'adesione è del 90%, chiuso il supermercato Unicoop con adesione al 100%.

11 dicembre, 2008



CLICCA SUL BANNER PER ASCOLTARE LA DIRETTA DALLE PIAZZE D'ITALIA

Nota di Emilio Miceli, Segretario generale SLC-CGIL,
dopo l’incontro sugli esuberi in Telecom


Non abbiamo ovviamente gradito l’assenza dell’A.D. di Telecom, dr. Bernabè, all’incontro di questa mattina. Non è un buon metodo quello di lanciare diktat da Londra sugli esuberi e marcare visita a Roma.
Il piano, lo abbiamo detto con grande chiarezza, è non solo sbagliato, ma dannoso per lo sviluppo dell’azienda: si tagliano lavoro ed investimenti, si dismette in Germania un asset importante e si mette sul mercato un gioiello come Sparkle; aumenteranno outsourcing ed appalti a danno della qualità del servizio che solo le professionalità interne possono assicurare. E infatti il mercato ha reagito negativamente.
Questo piano dimostra la confusione e l’incertezza che regnano nell’attuale proprietà e nel management.

Abbiamo chiarito che per noi i tagli sono inaccettabili e gravi e che il rilancio di Telecom debba passare per: la riduzione dei dividendi che in questi anni hanno azzerato gli utili; la ricapitalizzazione, indispensabile per abbattere il debito; la valorizzazione dell’unitarietà e della integrazione degli asset (rete, customer, IT, ricerca) quale valore aggiunto per il rilancio; la riconsiderazione della presenza in Europa per mantenere un profilo sovranazionale.
Il sindacato non accetterà passivamente processi di esuberi che, com’è noto in questa situazione, significheranno licenziamenti nel senso più classico del termine.
All’azienda chiediamo un passo indietro dal momento in cui gli esuberi rappresentano un costo assolutamente irrisorio della manovra (meno del 5% della manovra).


Roma, 10 dicembre 2008

06 dicembre, 2008

E' PASSATO UN ANNO..............



(ANSA) - LIVORNO, 6 DIC - I tifosi del Livorno hanno esposto uno striscione in curva Nord per ricordare la tragedia della Thyssen Krupp di Torino. Sul lenzuolo bianco c’era scritto; ’6/12/2007 sette morti per la produttivita’. 6/12/2008 1200 morti, questa e’ la vera criminalita’’. Lo striscione e’ stato esposto al momento dell’ingresso in campo di Livorno e Salernitana per la sfida di oggi di serie B.

05 dicembre, 2008

SCIOPERO DEL 12

ELIMINATO PROBLEMI CON L'APPLICAZIONE SHOCKWAVE

DIRITTO DI SATIRA

ELIMINATO PROBLEMI CON L'APPLICAZIONE SHOCKWAVE

04 dicembre, 2008

Nota di Emilio Miceli Segretario generale SLC-CGIL

TELECOM: FALLITI GLI OBIETTIVI DI RILANCIO DELL'AZIENDA.
DECISO NO DEL SINDACATO IL 10 DICEMBRE. L'IMPROVVISAZIONE REGNA.


La scelta di tagliare ancora 4.000 posti di lavoro dimostra come l’attuale management abbia fin qui fallito l’obiettivo di rilancio dell’insieme del gruppo.
9.000 esuberi denunciati nel corso di 4 mesi, il 20% della forza occupata in Italia; 3 miliardi di dismissioni, il disimpegno dallo scenario europeo e la marginalizzazione del La7 ci dicono che la scelta è quella di restringere il perimetro e le potenzialità aziendali.
Questo è il senso del Piano.
Il nuovo Piano è già stato bocciato dai mercati ed ha riscosso riserve importanti da parte di esponenti del governo e della opposizione.
Con questo Piano si sceglie di rompere in modo eclatante con il Sindacato.
L’Azienda, di fronte a questa scelta, è largamente isolata. Sarebbe utile un ripensamento del management e della proprietà.
La verità è che regna sovrana l’improvvisazione.
Ci hanno raccontato della strategicità della presenza in Germania e adesso dismettono; ci hanno fatto vedere fondi sovrani libici pronti ad entrare nel capitale azionario che non si sono mai visti; si riteneva centrale la presenza in Brasile ma in questi ultimi due anni Tim Brasil ha incontrato serie difficoltà mentre oggi, solo per far passare in secondo piano il disimpegni in Europa, se ne afferma la centralità.
Questo è il primo, vero piano industriale di Telefonica. Probabilmente la crisi che investe il sistema bancario ha fatto venire meno quell’importante funzione di cerniera che nel patto di sindacato hanno le banche.
Imbrigliati in Brasile, dove Telefonica compete con Telecom; fuori dalla scena europea, che è il principale terreno di impegno di Telefonica, Telecom Italia si avvia verso un declino inesorabile.
La presenza di Telefonica in Telecom appare così assolutamente debole sul piano dell’investimento e assolutamente sovradimensionata sul piano della decisione.
Noi siamo fortemente contrari, dunque, all’insieme del Piano e al tentativo irresponsabile di scaricare 4.000 lavoratori in un momento di allarme nazionale per l’occupazione, cosa che denota anche scarso senso di responsabilità nazionale.
La risposta sarà all’altezza della sfida e il 10 dicembre espliciteremo con chiarezza il nostro no all’attuale Piano ed ai licenziamenti.


Roma, 4 dicembre 2008

03 dicembre, 2008

L'slc-cgil faceva politica?

Il 19 settembre venne firmato l'accordo con l'azienda realativo alla messa in mobilita' volontaria di 5000 persone. La firma fu' UNITARIA, a margine di quella firma ci fu qualcuno che volle strafare (forse spinto dalle strutture nazionali, in quei giorni occupate nella vicenda Alitalia a cercare di estromettere la CGIL dai tavoli relazionali di questo paese), firmando 9 paginette chiamate pomposamente piano industriale, noi le definimmo semplicemente "ARIA FRITTA".In seguito gli stessi che orgoglisamente esibivano si tanto TROFEO, durante gli incontri territoriali, misero come pregiudiziale che SLC non aveva titolo a stare al tavolo.
IERI si è riunito il CDA di Telecom Italia ed improvvisamente le 9 paginette si sono rivelate per quell'aria fritta che SLC aveva sempre sostenuto fossero.
Abbiamo altri 4000 esuberi da gestire, anche stavolta non faremo i PAGGI a nessuno, MA FAREMO POLITICA, QUELLA POLITICA DEL LAVORO CHE TANTI SINDACALISTI "ILLUMINATI" HANNO SCORDATO!
E' bene ricordare anche i giochini che stanno facendo in parlamanto sulla modificadell'articolo 2112 del codice civile non li tollereremo

GLI ORIENTAMENTI STRATEGICI E GLI OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2009-2011

*STRATEGIA INDUSTRIALE DEL GRUPPO: CENTRALITÀ DEL MERCATO DOMESTICO E DEL BRASILE

*RIGIDA DISCIPLINA FINANZIARIA PER IL RAFFORZAMENTO DELLA GENERAZIONE DI OPERATING FREE CASH FLOW CHE NEL TRIENNIO SARA’ PARI A CIRCA 22 MLD DI EURO

*ATTESI PER IL 2009 RICAVI ED EBITDA ORGANICI CONSOLIDATI IN LINEA CON IL 2008 E INVESTIMENTI PER CIRCA 4,8 MLD DI EURO

*ATTESA NELL’ARCO DI PIANO UNA CRESCITA MEDIA DEI RICAVI SUPERIORE AL 2% ANNUO A LIVELLO CONSOLIDATO E UN MARGINE EBITDA SUPERIORE AL 39%

*GRANDE IMPEGNO SUL CONTROLLO DEI COSTI E DEGLI INVESTIMENTI IN PARTICOLARE NEL BUSINESS DOMESTICO: RIDUZIONE PER 2 MLD DI EURO NEL TRIENNIO GRAZIE A 7 PROGETTI DI TRASFORMAZIONE DELLA SOCIETA’

*ULTERIORE INTERVENTO DI RIDUZIONE DEGLI ORGANICI SUL PERIMETRO DOMESTICO (4.000 UNITÀ OLTRE ALLA GIÀ PREVISTA RIDUZIONE DI 5.000 RISORSE ENTRO IL 2010)

*SIGNIFICATIVA RIDUZIONE DEL DEBITO CON UN OBIETTIVO IN TERMINI DI RAPPORTO FRA DEBITO NETTO ED EBITDA ATTESO AL 2011 INTORNO AL 2,3 RISPETTO AL CIRCA 3 ATTESO PER IL 2008

*BRASILE: OBIETTIVO DI RAFFORZARE IL POSIZIONAMENTO IN UNO DEI MERCATI EMERGENTI PIU’ SOLIDI

*CONSOLIDAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE IN TELECOM ARGENTINA CON IL SUPPORTO DI UN PARTNER LOCALE. L’OPERAZIONE NON COMPORTERA’ ESBORSI FINANZIARI PER TELECOM ITALIA

*PROGRESSIVA DISMISSIONE DELLE ATTIVITÀ NON CORE PER UN VALORE ATTESO FINO A 3 MLD DI EURO
COMUNICATO ZIENDALE

Telecom I.: Miceli (Slc/Cgil), drastico ridimensionamento azienda

MILANO (MF-DJ)--"E' evidente che l'attuale management punta a un drastico ridimensionamento di Telecom, riducendo tutta la propria strategia per il futuro a due semplici fattori: svendita di attivita' pregiate e di posizioni all'estero, riduzione dell'occupazione e degli attuali perimetri".

Cosi' Emilio Miceli, segretario generale Slc/Cgil, ha commentato in una nota l'aggiornamento del piano industriale di Telecom I. presentato questa mattina a Londra, pur premettendo che come sindacato un giudizio piu' articolato sara' espresso solo dopo aver letto compiutamente le nuove linee strategiche.

"Alla politica degli annunci su nuovi soci, sul rilancio degli investimenti, sullo sviluppo dell'ICT e della NGN, sulla valorizzazione dei servizi ai clienti -ha proseguito Miceli- e' seguita la solita scelta di risparmiare sul costo del lavoro e di rimpicciolire l'azienda. La presenza di un socio come Telefonica, interessata a contenere Telecom in Europa e a bloccare Telecom in Brasile, non aiuta. Cosi' come non aiuta un'idea di fondo che riteniamo sbagliata e fuori dalle dinamiche del mercato delle TLC come in Italia, per cui prima si taglia e poi forse si rilancia".

Gia' nelle prossime ore Slc/Cgil chiedera' a Cisl e Uil di definire una posizione comune in risposta alla "gravita' delle decisioni" del management. com/cmo


(END) Dow Jones Newswires

December 03, 2008 06:29 ET (11:29 GMT)

IN SERATA GLI APPROFONDIMENTI

02 dicembre, 2008

RICORDATE LA VICENDA STRAORDINARIO?

ESTRATTO DAL COMUNICATO UNITARIO DELL'INCONTRO DEL 27/11

In merito all’applicazione dell’istituto del lavoro supplementare e straordinario, c’è da ricordare che da parte aziendale era stata comunicata nelle scorse settimane l’intenzione di procedere dal 1° novembre 2008 al riconoscimento delle maggiorazioni previste per il lavoro supplementare e straordinario solo dopo che il lavoratore avesse raggiunto il limite dell’orario settimanale previsto dal CCNL e dagli accordi di 2° livello, al netto delle assenze (p. es. la malattia). A tal proposito si era anche tenuto un incontro tra l’azienda e le Segreterie Nazionali di SLC FISTEL UILCOM dove il sindacato aveva fermamente contestato, interpretazioni giuridiche alla mano, tale impostazione; al termine dell’incontro Telecom Italia aveva deciso una pausa di riflessione. Durante l’incontro di ieri ha sostanzialmente riconosciuto la correttezza dell’interpretazione sindacale, per cui non verranno modificate le attuali regole inerenti gli istituti.