01 febbraio, 2008

TUTTO ED IL SUO CONTRARIO, ASPETTANDO IL 15 / 2

Telecom, accantonato lo scorporo delle rete

Milano, 1 feb (Velino) - E’ difficile ricostruire quello che è avvenuto in questi giorni all’interno di Telecom Italia. La grande stampa ne parla sotto-traccia, in pagine interne, molto interne. Ma la notizia si può cogliere al volo e forse avrà il suo peso nel consiglio di amministrazione di lunedì prossimo, anche se si parlerà ufficialmente del riassetto organizzativo, con relative nomine nei comparti più importanti del colosso delle telecomunicazioni italiane. In sostanza, che cosa è avvenuto? Il comitato strategie di Telecom ha, al momento (eufemismo), congelato o accantonato la questione dello scorporo della rete, che doveva attuarsi attraverso una newco, la quale doveva nascere al più presto e doveva costituire uno dei pilastri per il rilancio di Telecom. I primi contatti con l’Authority italiana delle telecomunicazioni sono stati tenuti a dicembre, un mese dopo che la “telenovela” brasiliana sulla nascita di Telco, l’azionista di riferimento che ha rilevato le quote di Olimpia, si era finalmente conclusa. Secondo voci della scorsa settimana, il nuovo presidente di Telecom, Gabriele Galateri di Genola, si sarebbe dovuto incontrare con Viviane Reding, Commissario europeo per Informazione e media, allo scopo di affrontare, secondo normativa europea, sempre la questione dello scorporo della rete. Ecco che tutto questo lavoro, nel giro di pochi giorni, è completamente svanito.

A commento di questa notizia ci sono due scuole di pensiero. La prima sostiene che, in realtà, dello scorporo della rete ne hanno parlato solo i giornali, ma che non è mai stato preso seriamente in considerazione all’interno di Telecom in queste settimane. Anzi ci si starebbe occupando di ben altri problemi, del “clima” ad esempio all’interno di Telecom dopo la nomina del nuovo amministratore delegato, Franco Bernabè, e della relativa questione che passa sotto il nome di de-pirellizzazione del management. La seconda scuola pensa invece che l’accantonamento di questo problema sia arrivato direttamente dal socio industriale di Telco, cioè dalla spagnola Telefonica, che ha consigliato (insieme agli altri soci di Telco) di usare la dovuta prudenza in questo difficile momento di crisi finanziaria ed economica e quindi di accantonare la questione dello scorporo. I più radicali interpreti di questa seconda scuola mettono in relazione questo fatto (lo scorporo della rete) addirittura con la caduta del governo Prodi e quindi di un ipotetico rimescolamento di carte. Il problema è che, alla fine, Telecom tornerebbe a far notizia per tante altre cose e non per il rilancio che tutti si aspettano.

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