04 agosto, 2010

LETTERA MOBILITA TELECOM

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SINTESI ACCORDO MOBILITÀ – 4 AGOSTO 2010

Stamani abbiamo firmato l'accordo. Dal testo si capiscono gli aspetti tecnici che meritano alcuni approfondimenti.

Vediamo da dove siamo partiti.

L'azienda ha dichiarato 4350 FTE in esubero nel dicembre 2008; nel luglio 2009 abbiamo fatto i contratti di solidarietà per 470 lav della directory assistance (ADE e 1254), all'inizio del 2010 l'azienda ha dichiarato 6822 esuberi, fino all'attivazione della procedura di licenziamento per mobilità per 3700 lavoratori fino a giugno 2011 (metà piano industriale).

Tralascio le analisi sindacali sul (finto) piano industriale che si possono trovare nei comunicati nazionali e regionali e vediamo i numeri.

L'azienda è partita dichiarando da subito la volontà di mandare in pensione o mobilità coatta tutti coloro che hanno maturato i requisiti o che li avrebbero maturati nel periodo di mobilità (per l'azienda c'erano 674 che potevano andare in mobilità secondo l'accordo del 2008; 786 lav in mobilità fino al 2011; 546 pensionabili al 12-2009 e 285 pensionabili al 12-2010: tutti numeri ruotati apparentemente senza logica alcuna).

Dopo l'apertura della procedura di licenziamento abbiamo aperto le procedure per lo sciopero che abbiamo fatto in tutta italia, anche se in date diverse, con ottimi risultati di partecipazione (almeno in toscana).

E' intervenuto il governo che è riuscito a far ritirare la procedura all'azienda, anche se solo per 15 giorni.

Ieri è cominciata la trattativa dopo alcuni incontri tutti inutili.

Riporto in estrema sintesi l'andamento della trattativa, conclusa stamani alle 7,00.

Per noi al tema degli esuberi si è da sempre sommato i problema dei lav andati in mobilità con l'accordo del 2008 e che hanno avuto uno slittamento della pensione di 12 mesi grazie alla manovra vergognosa del governo: in tutto più di 3000 lavoratori che si trovano ad oggi a dover aspettare 12 mesi prima di riscuotere la pensione.

Poi c'è da parte nostra la disponibilità a parlare di mobilità, ma solo se volontaria, e a gestire i 1300 lavoratori dichiarati in esubero dall'azienda con strumenti alternativi agli ammortizzatori sociali e abbiamo da subito proposto la mobilità professionale a seguito di percorso di formazione; siamo invece stati sempre indisponibili alla mobilità/pensione coatta per 920 lavoratori e alla mobilità territoriale.

Inoltre ci sono i problemi della solidarietà alla DA (1254, ade, ecc.) e il problema dei 646 esuberi (poi “trasformati” in 407 contratti di solidarietà dall'azienda) di SSC, cioè i colleghi dell'informatica esternalizzati.

A questo punto i licenziamenti dichiarati dall'azienda fino a giugno 2011 sono: 3700, di cui 1300 “senza paracadute”, più 470 del 1254/ade, più 407 di SSC, più 920 coatti, per un totale di circa 5500 licenziamenti.

Rimangono i temi industriali che abbiamo sempre portato avanti con l'azienda e che si ritrovano nell'accordo.

L'accordo prevede i seguenti punti:

1) 3900 in mobilità volontaria, di cui 200 sono lav che sono rimasti esclusi dall'accordo del 2008 per la dichiarazione sbagliata da parte dell'azienda delle aliquote provinciali e 200 “presi” dai 1300 “senza paracadute” che quindi diventano 1100;

2) percorso formativo per 1100 FTE mediante l'utilizzo della solidarietà: tale solidarietà è diversa da quella applicata al 1254/ade, in quanto non prevede una riduzione oraria, ma solamente che parte dell'orario viene dedicato alla formazione e pagato tramite la solidarietà; sul tema è previsto un incontro tecnico dopo le ferie per analizzare dove si applica, per quanti lavoratori e con che modalità;

3) ai circa 3000/3500 lavoratori già in mobilità (ex-accordo 2008) l'azienda riconoscerà la copertura economica per il periodo di scopertura dovuta alla manovra del governo, salvo che non se ne faccia carico il governo (e sarebbe la prima cosa che fa...)... l'azienda ha dichiarato che questo “giochino” costa 55 milioni di euro;

4) nessun pensionamento/mobilità coatta;

5) Per 1254/ade e SSC si prevede lo stesso percorso formativo e solidarietà con l'obbiettivo di reimpiegare i lavoratori formati in altre strutture per quanto riguarda il 1254/ade e di riutilizzare i lav ssc in attività oggi svolte da personale esterno (consulenti);

6) a sostegno di questi numeri c'è la dichiarazione di non esternalizzare, né societarizzare nessun pezzo dell'azienda, comprese le attività dell'informatica che rimangono dentro il gruppo; rimane in sospeso la questione della “grande TCC” (tele contact center, il call center del gruppo telecom) che ad oggi è bloccata, ma ancora non in maniera definitiva;

7) l'accordo vale fino alla fine del 2012.

Importanti sono anche la definizione del perimetro aziendale e dell'internalizzazione delle attività sia alla rete, che al customer che in IT/SSC; per quanto ri guarda le sedi piccole che dal 2008 l'azienda vuole chiudere, l'azienda utilizzerà la mobilità professionale sia verso la rete che verso il telelavoro.

L'accordo esclude la mobilità territoriale/trasferimenti collettivi.

Su alcuni punti dovremo fare delle verifiche previste dall'accordo che serviranno per gestire al meglio tutte le situazioni.

Faremo le assemblee a settembre per spiegare come stanno le cose.

Ciao

samuele

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