Apprezziamo il gesto di Bernabè nel donare il suo bonus a figli di dipendenti, ma questo atto, encomiabile, non cambia i termini del problema: dividendi e bonus mal si conciliano con la situazione aziendale. Telecom distribuisce un miliardo di euro su un miliardo e cinquecento milioni di utili agli azionisti; i bonus non si capisce da quali performance positive siano giustificati.
Sulla base del piano, solo nel 2009, sono 500 milioni i tagli agli investimenti e la riduzione del debito è più che triplicata, a cinque miliardi, rispetto ai tre anni precedenti. Il piano, dunque, non è solo dannoso: è anche irrealizzabile, se non a costo della scomparsa della Telecom che conosciamo.
Così si spiegano la forte mobilitazione dei lavoratori a Rozzano, promossa unitariamente da Slc/Cgil, Fistel/Cisl e Uilcom/Uil, la lettera dei dipendenti dell'informatica pubblicata sul Corriere della Sera di oggi e la nostra ferma opposizione a 6800 esuberi in azienda. Così non va.
Roma, 29 Aprile 2010
Roma, 28 Aprile 2010
COMUNICATO SINDACALE
TELECOM: APERTE LE PROCEDURE CONTRO PIANO INDUSTRIALE
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, a seguito della riunione dei rispettivi coordinamenti nazionali ribadiscono il giudizio negativo sul piano industriale presentato di Telecom, fatto di riduzione degli investimenti, tagli al personale, assenza di una strategia di rilancio e per tanto hanno deciso di aprire le procedure per la dichiarazione di sciopero nazionale a livello di gruppo.
Al fine di ottenere una visione più complessiva chiederemo inoltre all’azienda incontri informativi con lo scopo di avere visibilità su temi importanti ma ancora non chiari. In particolare sul tema delle dismissioni, sulle politiche di appalto, sul sistema della rete e relativi investimenti e sulle strategie internazionali. Questo al fine di completare un quadro e fornire ai lavoratori tutti i dettagli ancora mancanti.
Proseguiremo nella mobilitazione che ha visto già nella manifestazione del 23 marzo contro l’esternalizzazione dell’informatica un momento importante e chiederemo di ritirare i licenziamenti, garantire investimenti, dare una strategia di sviluppo industriale all’azienda.
Punti che dovranno vivere nel confronto con l’attuale management Telecom, partendo già dalla prossima verifica prevista per maggio sui colleghi dell’Ade.
Le Segreterie Nazionali invitano inoltre le strutture territoriali nel proseguire con le iniziative di sensibilizzazione verso i Lavoratori e l’opinione pubblica.
A termine della fase di integrazione dell’informativa sul piano industriale verrà effettuata una forte iniziativa di assemblee unitarie su tutti i luoghi di lavoro al fine di ampliare al massimo la partecipazione delle lavoratrici e lavoratori di Telecom Italia.
Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL
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