21 novembre, 2006

SCIOPERO TELECOM IL 21 DICEMBRE

Le delegazioni unitarie RSU SLC/FISTEL/UILCOM, insieme alle Segreterie Nazionali, proclamano lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici TELECOM per la giornata del 21 dicembre e danno mandato alle Segreterie Nazionali di decidere la forma di svolgimento.

Lo sciopero ha l’obiettivo di superare definitivamente la decisione di vendere TIM Italia, societarizzare la rete fissa e trasformare Telecom in una improbabile “media company” e rilanciare la presenza internazionale del gruppo.

La decisione di vendere Tim Brasil confermerebbe la volontà del gruppo di proseguire in un indirizzo di politica industriale sbagliato e pericoloso.
La via maestra resta quella di mantenere tutti gli asset aziendali, rilanciare il tema della convergenza tra rete fissa e mobile, ricercare soluzioni finanziarie al fine di far scendere il debito e finanziare gli investimenti anche attraverso la ricapitalizzazione dell’azienda.

In questo senso lo sciopero del 21 dicembre rappresenta lo strumento per sostenere l’iniziativa del sindacato e per fermare il processo di impoverimento di uno tra i più grandi gruppi industriali italiani e importanti gestori europei di TLC.

SLC/FISTEL/UILCOM e la delegazione nazionale RSU sottolineano l’insensibilità del governo, dopo aver contribuito a creare polveroni sulla vicenda industriale di Telecom, non ha ancora ritenuto necessario confrontarsi con le organizzazioni dei lavoratori. Ciò è grave poiché il destino di un’azienda strategica come Telecom dovrebbe vedere un impegno diretto da parte dell’esecutivo.

Al fine di contribuire a creare un clima di fiducia verso l’azienda che oggi non c’è SLC/FISTEL/UILCOM e la delegazione nazionale RSU reputano necessaria l’apertura di un confronto tra azienda e organizzazioni sindacali per decidere attraverso quali interventi si intende riportare, nel rispetto della privacy dei cittadini e dei propri dipendenti, l’azienda dentro i confini della legalità.

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL



Roma, 20 Novembre 2006




Telecom Italia chiude tutta in retromarcia. Pesa lo sciopero generale indetto contro cessione di TIM Brasil
TREND-ONLINE

Si conclude sui minimi odierni la seduta di Telecom Italia che sin dalle prime battute ha mostrato una certa debolezza, senza riuscire a beneficiare degli spunti positivi offerti da listino di riferimento che tuttavia è tornato a ridosso della parità nel finale. Le azioni del colosso telefonico hanno terminato la sessione sui minimi a quota 2,3625 euro, con un ribasso dello 0,98% e poco più di 90 milioni di titoli passati di mano.
A pesare sulla giornata di oggi ha contribuito senza dubbio l’annuncio dello sciopero dei lavoratori Telecom indetto dai sindacati confederali per il 21 dicembre prossimo, per protestare contro la possibile cessione delle attività brasiliane.
La protesta ha infatti l’obiettivo di superare definitivamente la decisione di vendere Tim Italia, societarizzare la rete fissa e trasformare Telecom in una media company e rilanciare la presenza internazionale del gruppo.

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