12 maggio, 2006

UN’ASSEMBLEA IN UN CSU


Dopo la richiesta dei lavoratori di un CSU, abbiamo loro fatto un’assemblea, siamo andati ad ascoltare le loro ragioni in merito ai problemi ed alle attese che essi avevano da comunicarci.
Prima di convocare l’assemblea gli avevamo chiesto che fosse un momento di proposizione e condivisione fra tutti dei problemi legati all’attività lavorativa, e non un momento di sfogo che come evidente sarebbe stato solo fine a se stesso.
Bene, posta la discussione sotto quest’aspetto è emerso uno spaccato della situazione che normalmente viviamo non si tende a guardare globalmente. Con una sintesi semplicistica si potrebbe riassumere in due parole SCHIZOFRENIA ORGANIZZATIVA, e se si volesse trovare una patologia questa potrebbe essere definita ANSIA DELLA PRESTAZIONE.
Nella realtà nuda e cruda i problemi che appaiono sono molti e complessi, infatti bisogna andare a ritroso fino alla formazione di quelli che oggi sono i CSU, si tratta di reparti nei quali sono confluiti lavoratori con professionalità e culture aziendali molto diverse le une dalle altre, queste culture diverse erano funzionali al reparto d’appartenenza e anche se diverso insieme rappresentavano una ricchezza per i lavoratori e l’azienda. Con la confluenza nei CSU del personale,si è creata una disomogeneità culturale, innescando all’inizio un meccanismo d’attese professionali dal basso verso l’alto, ed una sostanziale resistenza per quelle professionalità “alte” verso la parte bassa delle lavorazioni. In sostanza anziché innescare un processo di qualificazione e omogeneizzazione dei tecnici (avvenuta solo in minima parte), ha realizzato un consolidamento delle professionalità acquisite. In tutta questa situazione incide anche non poco la distinzione che fu fatta all’epoca in ISD e ISF, infatti, questa realizza una differenza salariale non di poco conto concernente la reperibilità. Altro punto che ci troveremo ad affrontare tra poco tempo, è l’attesa che si è generata riguardo ai passaggi di livello al 5°, la richiesta che viene forte è quella concernente i criteri che saranno adottati nell’assegnazione, dovremo prestare molta attenzione a questo particolare aspetto che potrebbe generare un’implosione nella categoria.
Aggiungiamo a quanto esposto sopra, una continua ed inesorabile uscita di personale dai territori, percorrenze chilometriche da commessi viaggiatori, una costante richiesta di vendere e raggiungere gli obbiettivi, ed otteniamo uno spaccato reale della situazione.
Altro punto, il 23 CM come ogni anno ci sarà l’annuale TRANSUMANZA, quest’anno ci dicono a Montecatini Terme, cosa andiamo a fare? A sentire il “management “ che ci dice “prega e fotti”?Speriamo di non dover ascoltare le solite perle e che qualcuno abbia il coraggio di dire veramente cosa sta succedendo e cosa intendono fare………….Di schizofrenie n’abbiamo viste già’ troppe.

«O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell'intelligenza.» E. Guevara

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