ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
05 gennaio, 2011
MODIFICHE AL FONDO TELEFONICI E FONDO ELETTRICI
Come sapete il governo con la manovra di luglio ha modificato il regime
previdenziale per tutti coloro che hanno fondi speciali, come il nostro
fondo dei telefonici.
Come noto tale fondo aveva regole diverse rispetto all'AGO
(Assicurazione Generale Obbligatoria) dell'INPS.
Nel tempo i fondi (non tutti) sono confluiti nell'AGO, pur mantenendo a chi vi aveva versato i contributi, i diritti alla prestazionepensionistica per gli anni di versamento.
Ovviamente questo "doppio regime" si caratterizzava per avere pensioni più alte a fronte di contributi dei lavoratori più alti (il fondo telefonici) o all'opposto valori più bassi per l'AGO dell'INPS.
Alla fine della carriera lavorativa era possibile scegliere se andare in pensione con la pensione calcolata secondo il fondo o secondo l'AGO, che in taluni casi particolari poteva risultare più vantaggiosa.
Con la modifica di luglio questa possibilità non esiste più e si danneggiano tutti coloro che sono entrati in telecom dopo il 1992 e che hanno periodi di lavoro precedenti da riscattare.
Infatti, la modifica apportata dal governo rende possibile la riunificazione in un unica posizione dei periodi precedenti all'assunzione in telecom solo con pagamento a carico del lavoratore, pagamento che può anche superare le decine di migliaia di euro,oppure tramite la totalizzazione, che pur essendo gratuita comporta una riduzione notevolele dell'importo della pansione.
Detto in altri termini, mentre con la riforma del 2007 (governo Prodi) si è permesso ai precari di poter cumulare i vari regimi previdenziali per poter dare continuità pensionistica a chi non ha continuità lavorativa in quanto precario, oggi il governo berlusconi va a togliere questa continuità a chi ce l'ha da sempre.
Una vergogna.
Un'ennesima vergogna.
Nel tempo abbiamo scritto al ministro del welfare (!!!) per denunciare questa norma.
Oggi abbiamo di nuovo scritto alle commissioni parlamentari per sollecitare una presa di posizione che garantisca la continuità previdenziale a tutti i lavoratori/trici, siano essi nostri colleghi o di altri fondi.
Inoltre, l'11 gennaio, in occasione della discussione in parlamento di questi temi, abbiamo organizzato un presidio per sensibilizzare i parlamentari nella giusta ed equa direzione di avere la garanzia della pensione commisurata al lavoro svolto e ai versamenti effettivi.
Vi mando il materiale della segreteria nazionale.
Vi terremo informati.
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