SINDACATO LAVORATORI DELLA COMUNICAZIONE
COMUNICATO
LIVELLI 2007: TEORIA E PRATICA
Nell'ultimo comunicato del 6 novembre u.s. abbiamo spiegato le modalità applicative dell'accordo nazionale e le ricadute in Toscana per i passaggi di livello, rimandando ad una verifica più precisa, una volta erogati i livelli 5.
Oggi, a pochi giorni dalla consegna delle lettere dei livelli, possiamo trarre delle conclusioni che dimostrano la distanza esistente tra la teoria e la pratica.
Innanzitutto è confermata la grande differenza tra i livelli del 2006 (206) e quelli del 2007 (159), scelta particolarmente infelice perché ha creato forti disparità, soprattutto alla rete.
Nel merito non sfugge a nessuno che per poter svolgere attività alte sia necessario avere le strumentazioni, la formazione e gli skill professionali idonei, dimostrando che il sindacato ha ragione quando dichiara che le piramidi delle attività sono insufficienti per riconoscere la professionalità; non sfugge neanche che dare il livello a chi non monta sulle scale o a chi non fa mai turni di reperibilità sia una scorretta applicazione dei criteri stabiliti dall'accordo; anche la scelta di dare il livello agli ultimi arrivati, dimostra che talvolta la professionalità sia stata messa in secondo piano; proseguendo la disamina della situazione, abbiamo verificato altre distorsioni laddove sono stati dati livelli a personale già con incarichi di assistentato o nei reparti in cui alcune attività sono state arbitrariamente escluse; se poi il responsabile decide di assegnare il livello a coloro che vendono di più è chiaro che siamo anche contro alle stesse logiche aziendali.
Infine, è necessario che l'azienda modifichi sul TTM la gestione delle collaborazioni, perché ad oggi tutti gli interventi in collaborazione– compresi quelli fatti sulle cosiddette “attività alte” che danno l'accesso al livello 5 - non valgono e non vengono conteggiati: tutto questo risulta penalizzante per quei lavoratori che, magari perché hanno le scale, vanno in collaborazione, fanno le stesse attività dei colleghi e alla fine non prendono il livello (e magari lo prendono quelli che non hanno le scale che hanno richiesto la collaborazione).
Se la rete ha mostrato grosse sofferenze, al customer la situazione è relativamente migliore, anche perché non sono mancati all'appello quei 40 livelli che avrebbero permesso una maggiore rispondenza ai criteri per il personale del CSU e della piattaforma.
Insomma, l'azienda, dalle linee alle Risorse Umane, è riuscita a trasformare una grande opportunità di crescita professionale in una maldestra operazione che ha escluso molti che hanno la professionalità e i requisiti, accontentandone pochi.
Il paradosso è che da alcune parti i vari responsabili hanno incolpato il sindacato per giustificare la non concessione dei livelli, quando è vero che l'impegno del sindacato e della SLC/CGIL ha determinato un ampio riconoscimento dei livelli anche al di fuori dell'accordo, mentre sono proprio le linee ed RU che, pur dovendo applicare i criteri meglio dell'anno scorso, hanno creato delle palesi ingiustizie .... per poi riconoscere sostanziosi premi individuali che dimostrano che l'azienda i soldi li ha....
SLC/CGIL nel ribadire l'importanza dell'accordo fatto per il riconoscimento di 10500 livelli 5 dal 2006 al 2008, rivendica il ruolo svolto dalla delegazione toscana a Roma e in Toscana per il rispetto coerente dei criteri stabiliti nell'accordo e si adopererà per la soluzione delle palesi ingiustizie verificatesi in alcuni territori della regione.
Firenze, 14 novembre 2007 SLC/CGIL e relative RSU Telecom Toscana
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