Milano, 28 giu - Il cda di Telecom Italia ha approvato il conferimento
del ramo d'azienda Information Technology in Shared Service Center
(SSC), societa' controllata al 100%, specializzata nell'offerta di
prodotti e servizi Ict. L'operazione prevede che siano conferite in Ssc
tutte le risorse necessarie all'erogazione dei servizi It a beneficio di
Telecom Italia e rientra nel percorso di riorganizzazione delle
attivita' di Information Technology del gruppo, avviato nel 2010 con il
conferimento del ramo d'azienda It Operations in Ssc.
INIZIA LA LIBECCIATA; TENIAMOCI FORTE E COMINCIAMO A SERRARE
ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
28 giugno, 2012
25 giugno, 2012
AZZOLA (SLC CGIL), ASSTEL IRRESPONSABILE. COMMITTENTI SCELGANO IN BASE A RESPONSABILITA’ SOCIALE AZIENDE
“Irresponsabile il comportamento di Asstel”, questo il commento di Michele Azzola, segretario
nazionale Slc Cgil, in riferimento alla rottura delle trattative per il rinnovo del Ccnl.
“Al
tavolo non sono state poste pregiudiziali ideologiche su generiche
clausole sociali
– spiega il sindacalista - abbiamo soltanto chiesto di trovare una
forma di tutela per gli occupati dei customer care all’atto del cambio
di appalto.”
“In
questi anni, soprattutto grazie agli incentivi contributivi, nel sud
del Paese si
è sviluppata una ingente attività di call center. Hanno trovato
occupazione in questo settore migliaia di donne e giovani spesso alla
prima occupazione. In alcune realtà, i customer hanno consentito di
aiutare crisi industriali locali in maniera determinante,
come ad esempio il caso di Taranto.”
“Ora,
con la fine degli incentivi dello Stato, molti operatori stanno
pensando di cambiare
gli appalti – annuncia Azzola - facendo aprire nuove imprese in Italia
(per ottenere, così, nuovamente gli incentivi) o spesso delocalizzando
le attività in Romania, Albania, Tunisia, Egitto. Un comportamento che
mette a repentaglio decine di migliaia di posti
di lavoro.”
“Abbiamo
pertanto chiesto al tavolo contrattuale di introdurre norme in grado di
evitare
che, in nome di una finta libertà d’impresa che si traduce nello
sfruttamento di opportunità a basso costo, le aziende mettano a
repentaglio la vita sociale ed economica di intere comunità.”
“E’
irresponsabile che, in un momento in cui vengono chiesti al Paese
sforzi impressionanti,
aziende che continuano a tesaurizzare il 40% di utile rifiutino di
assumersi la responsabilità sociale nei confronti dei territori che li
hanno occupati – conclude Azzola.
Se
queste sono le condizioni, sarà necessario avviare una campagna di
sensibilizzazione
non soltanto dell’opinione pubblica ma soprattutto dei grandi
committenti, in special modo pubblici, perché sappiano scegliere gli
operatori anche per il livello di responsabilità sociale che si
assumono.
I lavoratori ed il sindacato non faranno mancare una adeguata risposta ad un comportamento
così arrogante.”
19 giugno, 2012
Cdp-Telecom, al via la trattativa sullo scorporo della rete
Ieri sera avevo trovato un intervista al CEo di swisscom (che posto di seguito alla parte sulla trattativa), su Telecom - Metroweb, stasera questo articolo sul Sole24ore che parla di trattativa ed entra in alcuni particolari. Due indizi fanno una prova?
Le prove di dialogo tra Telecom Italia e la Cassa depositi e prestiti sulla rete di nuova generazione possono contare su una prima ipotesi di lavoro che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare. Un'ipotesi che già nei prossimi giorni dovrebbe portare allo stesso tavolo l'amministratore delegato di Telecom, Marco Patuano, e Franco Bassanini, presidente della Cdp (e di Metroweb) in un incontro top secret da tenersi a Roma. Un faccia a faccia che potrebbe costituire un passo in avanti nella difficile trattativa sull'Ngn.
Queste le due azioni "forti" del progetto: il conferimento di Metroweb dentro Opac, quel l'Operatore di accesso all'ingrosso di rete fissa che costituisce per Telecom, come documentato da questo giornale il 4 aprile scorso, l'ipotesi di scorporo più concreta. E quindi l'ingresso sempre in Opac del Fondo strategico italiano con un aumento di capitale da 3 miliardi di euro. Risultato: Telecom manterrebbe la maggioranza del veicolo attraverso il quale la rete è stata scorporata ma con un partner pubblico importante come la Cdp, le cui quote potrebbero (eventualmente) crescere nel tempo.
I giocatori in campo, come è noto, sono due: da un lato l'ex monopolista telefonico, ancora affezionato al vecchio rame e convinto che la soluzione migliore per costruire le autostrade digitali super veloci, almeno per ora, sia portare la fibra fino agli armadietti e non direttamente nella case dei clienti. Per un piano che ha l'obiettivo di coprire con almeno trenta mega 100 città entro il 2014 e 250 entro il 2018. Un approccio graduale e «market driven». Dall'altro lato la cordata Cdp-Metroweb, che già nel marzo scorso aveva annunciato un investimento da quattro miliardi e mezzo per collegare in fibra ottica a cento megabit, entro il 2015, trenta città italiane, piano benedetto dal Governo nel nome dell'apertura e di una rete davvero hi-tech.
Ma qualsiasi discussione che riguardi il network di Telecom Italia non può prescindere dalla sua valorizzazione.
Ed è su questo punto – ovviamente il più complesso – che gli advisor della parti stanno lavorando. Secondo quanto si apprende, un valore della rete che potrebbe far convergere i due diversi schieramenti dovrebbe attestarsi intorno ai 12 miliardi di euro, contro i 15 miliardi messi sul tavolo da Telecom, considerati fino a oggi la precondizione di qualsiasi trattativa. Dodici miliardi di euro significherebbero una valorizzazione per linea di 480-500 euro, contro i 600 euro dell'ipotesi più generosa (su un totale di 25 milioni di linee). Se passasse la tesi di una rete un po' più a sconto Telecom avrebbe il vantaggio di mantenere il controllo di almeno il 65-70% di Opac e quindi del suo network, per quanto scorporato, pur con un "controllo" pubblico importante da parte della Cdp.
Tutto questo nonostante qualche socio "recalcitrante" di Metroweb, come Fastweb. Nel l'intervista al Corriere della Sera di ieri il numero uno della controllante Swisscom, Carsten Schloter, ha dichiarato di sposare il modello di sviluppo dell'Ngn del competitor Telecom Italia, piuttosto che quello di Metroweb, di cui è azionista all'11,2 per cento. Un'esternazione contraddittoria se si pensa che solo nel febbraio scorso Schloter aveva spiegato agli analisti di volere raggiungere con la fibra, entro il 2015, il 30% delle case elvetiche (contro il 10% attuale), quindi circa un milione di abitazioni su un totale di 3,5 milioni. Trenta per cento che equivale esattamente alla copertura in Ftth (Fiber to the home) che Metroweb arriverebbe ad avere cablando le 30 città del suo progetto. Forse incumbent (Swisscom) non mangia incumbent (Telecom Italia)?
Tornando a Opac, sullo sfondo c'è poi il concetto stesso di una potenziale "rinazionalizzazione" della rete Telecom, con verifiche da fare sulla stessa possibilità di "coabitazione" di questa impostazione con le regole europee in relazione agli aiuti di Stato. Il dato "politico" è però un altro: quello che fino a pochi mesi fa sembrava un tabù cioè lo scorporo della rete che richiama alla memoria il vecchio "Piano Rovati" - oggi non solo è un'ipotesi reale alla quale l'azienda sta lavorando ma anche una prospettiva industriale precisa, le cui alchimie sono ancora da studiare nonostante le prime, pesanti fiches stiano per raggiungere il tavolo da gioco.
Ngn, Schloter (Swisscom): "Piano Telecom più concreto di quello Metroweb"
L'INTERVISTA
Il numero uno di Swisscom si schiera a favore del progetto portato avanti dall'azienda presieduta da Bernabè. Una posizione a sopresa considerato che la società controlla l'11% della società della fibra milanese. "Niente duplicazioni di reti e sfruttare al massimo l'esistente". BT: "Servono regole soft per tempi lunghi"
di Mila Fiordalisi
“Qual è il piano con il maggior potenziale per cablare l’Italia con una rete Ngn? Quello di Telecom Italia”: Carlsten Schloter, numero uno di Swisscom, l’incumbent svizzero che controlla Fastweb, a sorpresa si schiera a favore di TI. A sorpresa, se si considera che Swisscom controlla l' 11% di Metroweb, la società a sua volta controllata da F2i Reti Tlc la “newco” del fondo di Vito Gamberale in cui la cassa depositi e prestiti ha deciso di investire (attraverso il Fondo strategico italiano) fino a 500 milioni (già deliberato l’aumento di capitale per 300 milioni).
In un' intervista al CorrierEconomia, il manager del gruppo elvetico accende i riflettori sulla necessità di pragmatismo: “In Italia dobbiamo distinguere tra ciò che viene annunciato e ciò che si farà realmente". E puntualizza che nel corso degli anni “Fastweb è la sola società che ha investito sulla fibra: 6 miliardi di cui 2,5 da quando siamo entrati noi. E nei prossimi tre anni investiremo un altro miliardo". Nel ribadire che Fastweb non è in vendita, né tantomeno è in vendita l’infrastruttura Schloter sottolinea che "una duplicazione della Ngn non ha senso", e che bisogna sfruttare al massimo l'infrastruttura esistente ed inoltre l' Italia "deve recuperare il ritardo e ha bisogno di essere il più pragmatica possibile. Questo vuol dire usare l' infrastruttura esistente ed evitare qualunque duplicazione anche alla luce delle risorse limitate". Swisscom appoggia dunque il piano di Franco Bernabè: “Il progetto di collegare 100 città e 7 milioni di case è credibile, ma deve essere vincolante". Per Schloter, "Metroweb è un buon esempio di apertura della rete esistente agli altri operatori e Milano è un esempio eccellente di come si può usare un' infrastruttura già esistente al meglio".
Intanto in Europa gli investimenti in Ngn continuano a restare al palo. La questione delle regole resta prioritaria. “È molto complicato stabilire investimenti di lungo termine se il regime regolatorio cambia ogni tre anni (l’Ofcom rivede ogni tre anni il prezzo della fibra ndr)”, sottolinea Sean Williams, Strategy director di BT. La telco britannica ha fatto appello al comitato per le comunicazioni dei Lords affinché si prenda in considerazione una regulatory holiday sui prezzi di accesso alle reti in fibra a favore di chi investe nelle nuove reti. “La cosa migliore è non regolamentare il prezzo fino a che non sia garantito un adeguato ritorno ossia in modo da bilanciare il rischio di investimento”, aggiunge Williams. Stando alle stime annunciate dall’azienda per recuperare gli investimenti in fibra sono necessari almeno 20 anni con payback non prima di 12 anni.
Articolo del sole24ore mobile
Articolo corriere delle comunicazioni
Un Grazie a Stefano
16 giugno, 2012
Esodati: Camusso, basta decreti e decretini, ma soluzione per tutti
Sullo ‘scandalo’ degli esodati il segretario generale della Cgil ha
parole dure per il governo: “Ci sono voluti sette mesi - dice Susanna
Camusso dal palco di Piazza del Popolo - perché qualcuno dicesse quali
sono i lavoratori esodati lasciati a piedi dalla riforma, ma non si può
continuare col balletto sui numeri: un Paese ha diritto alla
trasparenza, enti pubblici e governo sono tenuti alla trasparenza.
Quando i numeri servono a dire che van bene i decreti del governo, non
ci siamo”. Per questo i sindacati suggeriscono al governo che la
settimana prossima “si presenti alla Camera dicendo che si fa una norma
generale che riconosce a tutti gli esodati la certezza che andranno in
pensione con le regole precedenti. Non vogliamo decreti e decretini ma
una norma di principio”.
12 giugno, 2012
"Cosa sono cinque milioni di dollari in confronto all'amore di cinque milioni di cubani?"
Quando Fidel lo mandò in prigione e quando gli dedicò una festa
nazionale. La scuola coi ragazzi, il mito dell'incontro mancato con
Mohamed Alì, le donne. La storia di un pugile rivoluzionario che
nonostante tre ori olimpici e tre mondiali non ha mai voluto diventare
professionista. Né ha accettato i 5 milioni di dollari che gli offrivano
per combattere contro Cassius Clay.
Stevenson era diventato insegnante federale e simbolo dell'orgoglio di un popolo
09 giugno, 2012
05 giugno, 2012
ACCORDO Premio Di Risultato TELECOM ITALIA
Limiti di applicabilita' della detassazione del salario di
produttivita'
1. Per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, sono prorogate le misure sperimentali per l'incremento della produttivita' del lavoro previste dall'articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126. Tali misure trovano applicazione entro il limite di importo complessivo di 2.500 euro lordi, con esclusivo riferimento al settore privato e per i titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, nell'anno 2011, a 30.000 euro, al lordo delle somme assoggettate nel medesimo anno 2011 all'imposta sostitutiva di cui all'articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 27 maggio 2008.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 23 marzo 2012 Telecom Accordo PdR Giugno 2012
produttivita'
1. Per il periodo dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, sono prorogate le misure sperimentali per l'incremento della produttivita' del lavoro previste dall'articolo 2, comma 1, lettera c), del decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 126. Tali misure trovano applicazione entro il limite di importo complessivo di 2.500 euro lordi, con esclusivo riferimento al settore privato e per i titolari di reddito di lavoro dipendente non superiore, nell'anno 2011, a 30.000 euro, al lordo delle somme assoggettate nel medesimo anno 2011 all'imposta sostitutiva di cui all'articolo 2 del citato decreto-legge n. 93 del 27 maggio 2008.
Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 23 marzo 2012 Telecom Accordo PdR Giugno 2012
03 giugno, 2012
Monza, CGIL: cattive notizie su detassazione salario produttività „
Monza, CGIL: cattive notizie su detassazione salario produttività
„
Il 31 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che permette di procedere con la detassazione del salario legato alla produttività per il 2012.
Da settimane si attendevano le indicazioni da parte del Governo per procedere all’ormai consolidata misura di detassazione del salario di produttività in favore del lavoro dipendente.
Ci sono però cattive notizie che peggiorano, per la prima volta, una misura che la CGIL ritiene invece dovesse essere consolidata e resa strutturale.
Ci permettiamo alcune brevi considerazioni:
1. Il testo è datato 23 marzo ma è stato pubblicato solo ora (di seguito se ne capisce la ragione).
2. Il tetto di salario, riferito al 2011, che permette di accedere al beneficio è 30mila € (ricordiamo che per lo scorso anno era di 40mila €). Quindi intere categorie di lavoratori vengono esclusi.
3. L'entità massima detassabile è di 2500 € (lo scorso anno era di 6000 €) riducendo di molto la portata della misura e portando un danno potenziale che può arrivare in alcuni casi a 980 € di imposizione fiscale aggiuntiva.
Ricordiamo a tutti che ora le aziende dovranno procede con gli opportuni conguagli non avendo praticato la detassazione nei primi mesi dell'anno. Per quelle aziende che invece hanno proceduto in assenza del decreto si rischia la restituzione da parte del lavoratore di ciò che gli è stato anticipato se superiore ai limiti definiti.
Continua la mobilitazione unitaria del sindacato per una riforma del fisco che sia il motore della crescita del paese, favorendo redditi da lavoro dipendente e da pensione e rendendo più efficace la lotta all’evasione.
Potrebbe interessarti: http://www.monzatoday.it/economia/monza-cgil-detassazione-salario-produttivita.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/MonzaToday/319426004737202
„
Il 31 maggio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto che permette di procedere con la detassazione del salario legato alla produttività per il 2012.
Da settimane si attendevano le indicazioni da parte del Governo per procedere all’ormai consolidata misura di detassazione del salario di produttività in favore del lavoro dipendente.
Ci sono però cattive notizie che peggiorano, per la prima volta, una misura che la CGIL ritiene invece dovesse essere consolidata e resa strutturale.
Ci permettiamo alcune brevi considerazioni:
1. Il testo è datato 23 marzo ma è stato pubblicato solo ora (di seguito se ne capisce la ragione).
2. Il tetto di salario, riferito al 2011, che permette di accedere al beneficio è 30mila € (ricordiamo che per lo scorso anno era di 40mila €). Quindi intere categorie di lavoratori vengono esclusi.
3. L'entità massima detassabile è di 2500 € (lo scorso anno era di 6000 €) riducendo di molto la portata della misura e portando un danno potenziale che può arrivare in alcuni casi a 980 € di imposizione fiscale aggiuntiva.
Ricordiamo a tutti che ora le aziende dovranno procede con gli opportuni conguagli non avendo praticato la detassazione nei primi mesi dell'anno. Per quelle aziende che invece hanno proceduto in assenza del decreto si rischia la restituzione da parte del lavoratore di ciò che gli è stato anticipato se superiore ai limiti definiti.
Continua la mobilitazione unitaria del sindacato per una riforma del fisco che sia il motore della crescita del paese, favorendo redditi da lavoro dipendente e da pensione e rendendo più efficace la lotta all’evasione.
CGIL Monza Brianza
“Potrebbe interessarti: http://www.monzatoday.it/economia/monza-cgil-detassazione-salario-produttivita.html
Seguici su Facebook: http://www.facebook.com/pages/MonzaToday/319426004737202
Esodati: Idv, da Governo atto incostituzionale
"La firma al decreto per i 65mila esodati del ministro dell'Economia,
Mario Monti, e del ministro del Lavoro 'coccodrillo', Elsa Fornero, che
versa l'ennesima lacrima, suona come una dichiarazione clamorosa
d'ingiustizia che sfiora l'incostituzionalità". Lo afferma in una nota
il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio
Zipponi.
'Infatti, i lavoratori esodati - afferma Zipponi - vengono divisi in due categorie: c'è chi sopravvivrà, potendosi agganciare alla pensione e chi, invece, dovrà soffrire in attesa di una fantomatica soluzione promessa. La nostra Costituzione dice che un diritto è tale se è universale. Quando, invece, è concesso solo a qualcuno si tratta di carità o di elargizione. Il governo, quindi, con il decreto firmato si pone sicuramente fuori dal perimetro costituzionale".
Zipponi.
'Infatti, i lavoratori esodati - afferma Zipponi - vengono divisi in due categorie: c'è chi sopravvivrà, potendosi agganciare alla pensione e chi, invece, dovrà soffrire in attesa di una fantomatica soluzione promessa. La nostra Costituzione dice che un diritto è tale se è universale. Quando, invece, è concesso solo a qualcuno si tratta di carità o di elargizione. Il governo, quindi, con il decreto firmato si pone sicuramente fuori dal perimetro costituzionale".
Esodati: firmato il decreto per 65mila
È stato firmato dal ministro dell'Economia, Mario Monti e dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero il decreto interministeriale a tutela dei lavoratori 'salvaguardati' tra i cosiddetti esodati. Lo comunica in una nota Palazzo Chigi. Il decreto, composto da 8 articoli, si applica a 65mila lavoratori e disciplina le modalità di attuazione del 'Salva Italia' del 6 dicembre 2011 individuando la ripartizione dei soggetti interessati ai fini della concessione dei benefici.
Ecco di seguito una tabella riassuntiva predisposta dall'INPS sulle categorie interessate:
Mobilità 25.590
Mobilità lunga 3.460
Fondi di solidarietà 17.710
Prosecutori volontari
con decorrenza entro il 2013 10.250
Lavoratori esonerati 950
Genitori di disabili 150
Lavoratori cessati 6.890
MOBILITÃ -ESODATI Decreto Attuativo Art 24 Comma 14-15 1 giugno 2012 testo-ministero-Lavoro-tutele-lav...
Ecco di seguito una tabella riassuntiva predisposta dall'INPS sulle categorie interessate:
Mobilità 25.590
Mobilità lunga 3.460
Fondi di solidarietà 17.710
Prosecutori volontari
con decorrenza entro il 2013 10.250
Lavoratori esonerati 950
Genitori di disabili 150
Lavoratori cessati 6.890
MOBILITÃ -ESODATI Decreto Attuativo Art 24 Comma 14-15 1 giugno 2012 testo-ministero-Lavoro-tutele-lav...
Iscriviti a:
Post (Atom)