06 marzo, 2010

Una scappatoia in tre articoli

Il decreto varato ieri sera dal Consiglio dei ministri prevedere nell’art.1
che il diritto all’elettorato attivo e passivo sia preminente rispetto alle formalità.
Nell’art. 2 si stabilisce che ci sono 24 ore di tempo, a partire dall’accettazione delle li-
ste, per sanare le eventuali questioni di irregolarità formale. Una norma transitoria
stabilirebbe che - solo ed unicamente per quanto riguarda le elezioni regionali che si
terranno in Lazio e Lombardia - lo start delle 24 ore sia da intendersi non dal
momento di accettazione delle liste, ma da quello di attuazione del decreto.
Infine, nell’art. 3 si stabilisce che con ogni mezzo di prova si potrà dimostrare
di essere stati presenti nell’ufficio com petente al momento della chiusura della
presentazione delle liste.

si cambiano le regole a proprio piacimento, non c'è pu' la certezza del diritto e questo non è piu' generale ed astratto, il peggio è che l'inquilino dell'irto colle firma tutto quello che gli mettono sotto il naso, avevano ragione ai tempi del PCI ma mi domando perche' unn'avevano cacciato a pedate nel fondoschiena

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