28 maggio, 2009

Telecom/ Sindacati a Sacconi:Altro che moratoria su licenziamenti

Roma, 28 mag. (Apcom) - I sindacati scrivono al ministro del Welfare Maurizio Sacconi "per denunciare la gravità del comportamento di Telecom Italia, un'azienda che dovrebbe preoccuparsi più di darsi un piano industriale degno di questo nome che non di scaricare sui lavoratori tutte le proprie difficoltà ed incertezze". "Altro che moratoria sui licenziamenti, avanzata da importanti autorità religiose, sindacali e della cultura e ripresa dallo stesso Ministro Sacconi, altro che appelli al senso di responsabilità delle grandi aziende. Qui siamo - affermano le segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil - al cinismo più brutale e alla mancanza assoluta di un'idea di impresa e di relazioni industriali costruttive". "Dopo un sofferto accordo sindacale, sottoscritto proprio al Ministero del Lavoro, che ha previsto 5 mila mobilità entro il 2010 e impegnava l'azienda a non procedere a trasferimenti territoriali coatti, l'azienda guidata da Bernabè - osservano i sindacati - ha deciso di fare carta straccia dell'accordo. La dichiarazione di ulteriori 4500 esuberi, la chiusura di 22 sedi e il trasferimento forzato di centinaia di lavoratori (per spingerli di fatto a dimettersi), i licenziamenti avviati per 470 operatori dei centrali e del 1254 sono infatti uno schiaffo a chi, come il Sindacato, ha sempre dimostrato senso di responsabilità", scrivono i sindacati che chiedono un incontro con il ministro Sacconi.

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