21 maggio, 2009

COMUNICATO DELLE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione



COMUNICATO


TELECOM ITALIA: AZIENDA INAFFIDABILE CERCA SCONTRO CON I LAVORATORI E CONFERMA TAGLI E TRASFERIMENTI

VENERDI 29 MAGGIO ASSEMBLEE IN TUTTA ITALIA.

VENERDI’ 12 GIUGNO SCIOPERO E
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA



Si è svolto ieri 20 maggio 2009 a Roma, l’incontro tra le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, il Coordinamento Nazionale delle RSU e i rappresentanti di Telecom Italia.
L’incontro sui temi della riorganizzazione era stato preceduto da un approfondimento tecnico svolto il giorno prima tra le Segreterie Nazionali e i responsabili delle relazioni sindacali. Durante l’incontro era stato denunciata da CGIL, CISL e UIL la scelta dell’azienda di impostare un sistema relazionale volto a svilire sempre di più il ruolo e le funzioni del sindacato.
In particolare il nuovo modello relazionale su cui Telecom sta puntando, con un tavolo nazionale sempre più svuotato di funzioni e possibilità di mediazione a livello centrale e 4 responsabili Relazioni industriali su base territoriale dipendenti direttamente dai territori e dal dott. Migliardi (e quindi non dai responsabili delle relazioni sindacali), vuol dire semplicemente cercare di far passare la riorganizzazione aziendale senza alcun confronto o possibilità di trattativa con il Sindacato, a nessun livello.
Se il disegno aziendale è quello di rompere con una tradizione di confronto e di relazioni sindacali costruttive, per passare ad un modello in cui l’azienda (e le linee operative) decidono e mettono in pratica, senza minimamente tenere in conto i diritti e le esigenze dei lavoratori, chiediamo che l’azienda abbia almeno il coraggio di comunicarlo apertamente e di assumersene la responsabilità.
Prova di quanto l’azienda non abbia alcuna voglia di ricercare una possibile mediazione con il Sindacato si è visto ieri.
A fronte di una possibile apertura sul merito, avvenuta il giorno 19 durante l’incontro tecnico (ritiro dei trasferimenti collettivi, disponibilità ad affrontare tutti i temi posti con lo sciopero di marzo per provare a condividere percorsi ed interventi specifici) , il giorno 20 l’azienda - in maniera irresponsabile e dimostrando tutta la propria inaffidabilità - ha fatto un volta faccia che solo per educazione definiamo “inconcepibile”.
E quindi l’azienda ha comunicato al Sindacato che:
1)sarebbero state aperte le procedure per il licenziamento dei lavoratori della Directory Assistance, potendo al massimo ragionare su un contratto di solidarietà e senza dare garanzie sul rientro dei lavoratori in attività;

2)non si sarebbe in nessun caso riconosciuto il principio (sottoscritto il 19 settembre con Accordo sindacale) per cui le uniche mobilità territoriali possibili sarebbero avvenute su base volontaria. Quindi si conferma la scelta aziendale di procedere a trasferimenti territoriali collettivi coatti, a fronte delle 22 sedi da chiudere;

3)la destaffizzazione sarebbe avvenuta senza seguire un percorso condiviso volto ad evitare possibili deprofessionalizzazioni;

4)per quanto riguarda le aziende esternalizzate, alcune delle quali in procinto di fallire (TILS) con conseguenti licenziamenti collettivi, l’azienda non avrebbe potuto fare di più di quanto annunciato alle stesse RSU delle aziende ex-Telecom;

5)la politica di riduzione e svilimento dei dipendenti addetti alle vendite sarebbe continuata;

6)sarebbero stati confermati i nuovi esuberi (4000) nell’arco degli anni 2009-2011.

A fronte di un tale comportamento, nel metodo e nel merito, come Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL prendiamo atto della volontà da parte dell’azienda di voler svilire i lavoratori e i loro rappresentanti e di voler inaugurare un nuovo modello di rapporti con i propri dipendenti, chiamati a subire la riorganizzazione aziendale. Una logica da padroni delle ferriere, che considera il sindacato un peso e i lavoratori gente che non deve pensare e dire la propria, ma semplicemente obbedire.
Denunciamo l’insostenibilità dell’attuale modello relazionale volto a sfuggire, tanto a livello nazionale che territoriale, ad ogni forma di confronto con il Sindacato e le RSU.
Ribadiamo le nostre contrarietà e le nostre controproposte che hanno già portato allo sciopero nazionale di Marzo: rispetto dell’accordo del 19 settembre contro ogni forma di mobilità territoriale non volontaria; difesa dell’occupazione e del rilancio dei servizi di Directory Assistance; tutela delle professionalità dei lavoratori di staff; salvaguardia dei livelli occupazionali nelle aziende esternalizzate, ecc.
Per tanto come Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL, in coerenza con il percorso di mobilitazione avviato, invitiamo tutte le strutture e le RSU a:
interrompere ogni relazione industriale a tutti i livelli con l’azienda;
a utilizzare tutti gli strumenti possibili di pressione nei riguardi dei responsabili relazioni industriali a livello territoriale;
a tenere per il giorno 29 Maggio assemblee in contemporanea in tutte le sedi Telecom al fine di informare i lavoratori e chiamarli alla mobilitazione.
E’ inoltre proclamato per il giorno 12 giugno 2009 lo sciopero nazionale intero turno di tutte le lavoratrici e lavoratori di Telecom Italia, con contemporanea manifestazione nazionale a Roma.
Si invitano le strutture territoriali, le RSU, i militanti sindacali, i lavoratori tutti a predisporre il massimo di mobilitazione e di supporto (pullman, treni, automobili, ecc.) per la riuscita dello sciopero e della manifestazione nazionale a Roma.
Nelle prossime ore sarà inoltre comunicato l’eventuale possibile blocco delle prestazioni straordinarie (a valle di una verifica tecnica connessa ai giorni di franchigia per le prossime elezioni).

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

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