Cgil si conferma primo sindacato in Telecom
rande soddisfazione, oggi, per i rappresentanti sindacali della SLC-CGIL, dopo la fine delle operazioni di voto per il rinnovo delle RSU di Telecom Italia:
la lista della CGIL a Bergamo (e in Lombardia) si conferma quella più votata e, rispetto alle precedenti elezioni del giugno 2005, aumenta anche le preferenze raccolte.
Si è votato il 6 e 7 maggio in tutt’Italia. A Bergamo e in provincia sono stati chiamati alle urne i 330 lavoratori Telecom, che, come i circa 9.000 dipendenti totali di tutta la Lombardia, si sono espressi per eleggere la RSU regionale. Le operazioni di voto sono, infatti, organizzate per collegi: Bergamo fa parte del collegio della Lombardia, come anche tutte le altre province tranne Milano. Gli eletti a livello regionale provvedono, poi, ad eleggere il coordinamento nazionale.
A Bergamo i votanti sono stati 247, i voti validi 245 (a cui vanno aggiunte una scheda nulla più una bianca).
La SLC-CGIL ha ottenuto 143 preferenze cioè il 58,4% di quelle espresse (nel 2005 erano pari al 45,6%), la FISTEL-CISL 66 voti, pari al 26,9%, la UILCOM-UIL 22 voti, pari al 9%, e l’UGL 14 voti, cioè il 5,7% del totale.
La SLC a Bergamo ha anche ottenuto una percentuale maggiore rispetto a quella media ottenuta dalla lista a livello regionale, che si è fermata al 50,6%.
La RSU regionale sarà composta da 12 membri della SLC-CGIL, 6 della UILCOM-UIL e 6 di FISTEL-CISL. Ancora non si conosce il numero dei rappresentanti che, da Bergamo, entreranno a far parte dell’organismo, visto che esiste un sistema di ripartizione per preferenze a livello regionale.
“Quello di oggi è stato un risultato ottimo, che premia innanzitutto l’impegno della CGIL in questa fase delicata, in tempi di difesa della contratto nazionale di lavoro, contro l’accordo separato firmato dalle altre sigle sindacali a gennaio e a difesa dei posti di lavoro in azienda, a fronte delle ultime manovre di riorganizzazione” ha commentato Renato Comelli della SLC-CGIL. “Siamo particolarmente soddisfatti perché premia l’attività intensa dei delegati uscenti SLC. Ora abbiamo di fronte mesi difficili sia per il mantenimento di Telecom come azienda industriale che per la difesa dell’occupazione e dei livelli di qualità del servizio alla clientela, un servizio che è fondamentale per lo sviluppo economico del paese”.
Il rinnovo dei rappresentanti avviene in un periodo segnato da una vertenza difficile e da scioperi, l’ultimo svoltosi il 13 marzo, il prossimo proclamato per il 29 maggio. La nuova agitazione è stata decisa dal Coordinamento Nazionale delle RSU di Telecom insieme alle segreterie nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL dal momento che, "come risulta da contatti informali avvenuti in questi giorni”, esisterebbe una “totale indisponibilità dell'azienda a mutare le scelte annunciate il 5 febbraio scorso".
L’azienda sta vivendo, infatti, una fase di riorganizzazione con ripercussioni sui livelli occupazionali. “Con CISL e UIL l’azienda aveva concordato 5.000 mobilità entro il 2010” spiega Comelli. “L’accordo su queste cifre si basava su due intese sulla mobilità (per la concessione degli ammortizzatori sociali, firmate anche dalla CGIL) e da un’intesa politica sulle prospettive industriali (non firmato dalla CGIL). Il fatto è che, inaspettatamente, nel dicembre scorso l’azienda ha presentato un piano industriale in cui sono stati annunciati altri 4.300 full time “equivalenti” da tagliare, che rappresentano più di 4.300 persone, visto che ciascuna unità può essere composta anche da due lavoratori a part time”.
Questa ulteriore cattiva notizia di nuovi interventi riorganizzativi investe anche Bergamo: a febbraio è stata annunciata l’intenzione di spostare a Brescia l’attività del servizio 187, per la quale lavorano 66 persone, per la maggior parte donne a part-time su turni, cioè in condizioni incompatibili con un trasferimento.
fonte http://www.expoitalyonline.it/modules/news/article.php?storyid=348
Nessun commento:
Posta un commento