27 marzo, 2009

17 marzo, 2009

SCIOPERO TELECOM RIUSCITO: ORA AZIENDA TORNI INDIETRO

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL ringraziano tutte le lavoratrici e lavoratori di Telecom Italia, di Sparkle, delle aziende esternalizzate ex Telecom per la loro partecipazione alla giornata di sciopero e alle iniziative locali del 13 marzo.
Lo sciopero è pienamente riuscito con un’adesione nazionale media intorno al 60% e con punte del 70% e 80% in numerose aree e settori.
Il successo dello sciopero deve ora spingere l’azienda a cambiare radicalmente impostazione. Non si possono infatti scaricare sui lavoratori le incertezze e le difficoltà di un piano industriale conservativo.
Del resto l’azienda ha tutti i numeri per potersi sviluppare senza danneggiare i propri dipendenti: dall’aumento recente del canone al prestito della BEI, fino all’ultima trimestrale e all’emissione con successo di nuove obbligazioni per più di 1,5 miliardi di euro (che mettono in sicurezza finanziaria l’azienda fino al 2012), tutto nelle ultime settimane indica che Telecom può tornare ad essere un grande player di TLC.
Purché investa sulla sua funzione industriale, non svenda ma anzi si rafforzi sul piano internazionale, faccia del presidio sul territorio un proprio punto di forza e ripristini i livelli di investimento sulla rete e su nuovi servizi, garantendo prezzi e volumi per i dipendenti delle aziende esternalizzate ex Telecom.
Insomma che muti radicalmente strategia, rinunciando alle mobilità territoriali come nello spirito dell’accordo del 19 Settembre, scommetta sulla formazione e lo sviluppo delle professionalità, investa su tutti i servizi a contatto con il cliente, inverta la tendenza ad esternalizzare attività tanto sulla rete che sul customer.
Ora l’azienda e il suo management devono dimostrare il “loro” senso di responsabilità. I lavoratori lo hanno già fatto.


Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

12 marzo, 2009

Telecom, nel rapporto di Caio anche la separazione della rete

ED INTANTO DOMANI SCIOPERO PER L'INTERO TURNO

DA IL SOLE 24 ORE ONLINE

Alla fine il tanto atteso rapporto sullo sviluppo della banda larga in Italia, a firma del super consulente del governo Francesco Caio, è arrivato. E, secondo quanto riferisce Radiocor, ricomprende tra le tre ipotesi anche quella della separazione della rete di telecom Italia.

La polemica.
Com è noto, proprio sulla possibilità dello scorporo del network di trasmissione sì è innescata qualche tempo fa una polemica tra Franco Bernabè e Forza Italia. L'ammistratore delegato del gruppo telefonico si è detto contrario alla possibilità di percorrere la strada della divisione dell'attività di servizi da quella di trasmissione: Telecom Italia non diventerà una meda company. Lo spin off, invece, è stato apertamente caldeggiato da Pierluigi Borghini, coordinatore del Dipartimento Attività produttive di Forza Italia, che durante un convegno nel febbraio scorso aveva presentato un piano ben definito: una società separata, «Telecom Larga Banda» (dove l'ex monopolista avrebbe la maggioranza mentre il 40% sarebbe ceduto a nuovi azionisti a partire da Cassa depositi e prestiti e il fondo F2i) che gestisce la rete.

Il rapporto.
Adesso, però arriva il rapporto di Caio. Tre sono le opzioni. Con la prima si punta alla conquista della «leadership europea». Per questo viene proposta la creazione di una azienda di rete che permetterebbe la copertura di cento città arrivando nel 50% delle case grazie ad un piano nazionale. Caratteristiche della rete: Ftth (fibre-to-the-home) point to point, integrata di fibre e rame. La prima opzione, che dunque include la possibilità di scorporare la rete fissa da Telecom, è motivata con la considerazione che, se non viene attivata una soluzione del genere, «il rischio è di accorgersi troppo tardi che l'infrastruttura non è sufficiente a fronteggiare la domanda». La seconda opzione è «per stare al passo con l'Europa» come sistema Paese. Il focus è su una rete in fibra di nuova generazione che permetta la copertura del 25% delle case. La terza soluzione offerta da Caio, infine, è la flessibilità sul territorio con un investimento pubblico limitato e la copertura di 10-15 città. Lo strumento, nel terzo caso, sarebbe la nascita di reti locali in fibre tramite partnership con privati. Il rapporto è fondato su una corposa analisi di politica industriale e si pone il tema strategico di dove il Paese vuol essere tra 5-6 anni in termini di copertura e penetrazione della fibra per le comunicazioni. Le opzioni sono poste sul medesimo piano, la scelta toccherà al Governo.
12 MARZO 2009

03 marzo, 2009

A PENSARE MALE SI FA PECCATO MA ............

A VOLTE CI SI AZZECCA !!!!!!
che fine ha fatto l'accordo con SKY?

Offerta più ricca sulla web-tv
Telecom Italia e Mediaset hanno concluso un accordo sulla web-tv. Alice Home Tv darà infatti la possibilità di accedere ai contenuti dell'offerta Mediaset Premium. La programmazione proposta attraverso la piattaforma Iptv di Telecom si arricchisce dunque di film, seral, cartoni animati, anteprime, e tanto calcio.

"Questa iniziativa conferma l'impegno di Telecom Italia" si legge in una nota della società telefonica "nel voler ampliare ulteriormente la propria offerta, rendendo disponibili titoli e nuovi canali rivolti alle famiglie e ad un pubblico differenziato per età e per gradimento di generi televisivi e cinematografici". Gli abbonati di Alice home Tv potranno scegliere tra i canali del pacchetto Premium Bouquet e Premium Calcio. Nel primo sono compresi i canali Joi, dedicato ai grandi film classici e ai successi tv da non perdere, Mya, la tv dedicata alle donne, Steel, con i suoi programmi tra avventura e mistero, Cartoon Network e Hiro per i più piccoli e gli adolescenti, e per gli appassionati dei reality la diretta dell'attuale edizione del Grande Fratello 24 ore su 24. Premium Calcio e offre il meglio delle partite di serie A, tra cui quelle di Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli e Lazio.

Vocazione "multipiattaforma"
Con questa iniziativa, che scatta a partire dal 4 marzo, Mediaset Premium conferma "la propria vocazione da editore multipiattaforma", come si legge su una nota diffusa da Mediaset che sottolinea come "dopo l'offerta in digitale terrestre e in Dvbh, la tv sui telefonini, Mediaset Premium è ora visibile anche attraverso l'Iptv, la tecnologia che grazie al doppino telefonico e attraverso le prestazioni offerte dall'Adsl, consente di trasportare il segnale televisivo in casa dei clienti. A tal proposito, Mediaset Premium ha scelto di partire con il principale operatore di telecomunicazioni in Italia".

Dalla stagione 2009-2010 l'offerta si allargherà a Premium Calcio 24, canale 24 ore su 24 di news e approfondimenti, e a tutte le partite della Uefa Champions League. Inoltre, incluso nell'offerta Alice home Tv, il nuovo catalogo "ultimi 7 giorni Mediaset" che permette a tutti i clienti Alice home TV di rivedere in modalità on-demand una selezione dei migliori programmi di Canale 5, Italia 1 e Retequattro.

Promozioni di primavera

Per chi sottoscriverà entro il 5 aprile 2009 l'offerta Mediaset Premium direttamente su Alice home tv sarà possibile usufruire per i primi sei mesi della promozione che consente di acquistare il pacchetto Premium Bouquet a 6 euro al mese anzichè 12 e il pacchetto Premium Calcio a 7 euro anzichè 14. Chi sceglie di abbonarsi a entrambi i pacchetti pagherà 11 euro al mese, con lo sconto del 50%. Inoltre, il costo di attivazione è gratuito fino alla scadenza della promozione. Poi ci vorranno 9 euro.

Alice home Tv, la Tv via cavo di Telecom Italia, consente di accedere grazie al suo decoder anche ai canali nazionali e locali in chiaro del Digitale Terrestre, compresi i programmi che saranno trasmessi in alta definizione. "Con il prossimo switch-off del Piemonte, del Lazio, della Campania e delle altre principali regioni italiane" sottoinea Telecom "il decoder di Alice home Tv si caratterizza quindi come la soluzione pià completa per il passaggio alla televisione digitale", sottolinea al riguardo la società tlc.

LINK ARTICOLO LA VOCE DEL PADRONE