08 ottobre, 2008

SLC NAZIONALE; Appunto ad uso esplicativo - Crisi dei Mercati finanziari

L’attuale turbolenza nei mercati finanziari desta molteplici preoccupazioni tra i lavoratori che hanno aderito al piano previdenziale del Fondo Pensione Telemaco e le comunicazioni pur presenti nel sito ufficiale del Fondo possono soffrire di scarsa chiarezza a causa dei forti limiti imposti dalla attuale normativa.
E’ evidente che
 la composizione dei portafogli, con preponderanza di titoli obbligazionari governativi, e i limiti alla detenzione di titoli azionari di una unica azienda o gruppo;
 l’assenza di titoli obbligazionari “corporate” emessi da istituzioni bancarie o finanziarie;
 la politica attiva di diversificazione che fissa rigidi limiti di concentrazione geografica o settoriale;
 la copertura del rischio di cambio;
 il divieto di operare in mercati non regolamentati ;
 l’assenza di operatività sui mercati dei c.d. paesi emergenti;
 il divieto di operazioni allo scoperto ben prima del varo di tale norma;
sono frutto di politiche tendenti a tutelare il patrimonio del Fondo a fronte di default e a diluire i fattori di rischio.


A questo va aggiunto che
- Il Fondo attua costantemente il monitoraggio dei portafogli;
- È stato istituito un apposito comitato del CDA che esamina le operatività dei gestori;
- Dal mese di settembre sono stati alienati gli asset riferiti al Giappone;
- Negli ormai numerosi default che hanno caratterizzato il 2008 il grado di esposizione è pari a 0;
ciò non toglie che l’attuale grave crisi per le sue caratteristiche incide necessariamente sulle performance del Fondo.
La volatilità dei mercati azionari incide sull’andamento dei comparti di investimento proporzionalmente al grado di rischio scelto dall’associato. Praticamente 0 nel comparto garantito ed in quello obbligazionario (blue), dal 20% in su per gli altri comparti.
Va aggiunto inoltre che l’attuale crisi è crisi di liquidità e fiducia ed è risaputo che in un mercato illiquido soffrono di più i titoli “buoni” non fosse altro perché sono gli unici che trovano compratori.
In tale contesto gli investimenti non speculativi, che si concentrano sui titoli con i migliori fondamentali, hanno un maggior grado di ripercussione. E’ pur vero che hanno anche un superiore grado di reattività a fronte di un cambio di tendenza.
E’ bene dunque ricordare sempre che il risparmio previdenziale si colloca in un arco temporale medio lungo in cui la volatilità viene ricondotta in trend compatibili con le attese previdenziali; che la vicinanza al pensionamento, e quindi al ridimensionamento dell’arco temporale, deve essere accompagnata da scelte più prudenti da parte dell’associato.
Dunque il vero rischio da monitorare ed evitare è il massivo coinvolgimento in fallimenti che fanno uscire il titolo posseduto dalla valorizzazione del portafoglio. La politica di diversificazione e di limitazione degli investimenti attuata dal fondo risponde a questa logica e fino ad ora ha risposto pienamente alle attese.

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