Link TESTO INTEGRALE DELL'IPOTESI DI ACCORDO
DICHIARAZIONE DI EMILIO MICELI
SEGRETARIO GENERALE SLC/CGIL
IN MERITO ALL’IPOTESI DI ACCORDO SUL BIENNIO ECONOMICO TLC
L’ipotesi di accordo sul biennio economico delle TLC è assolutamente
soddisfacente. 94 euro, con quasi il 6% di aumento, significa che siamo
andati ben oltre i tassi di inflazione programmata.
E’ un accordo secco, con una durata biennale, dopo una continua pressione
dell’organizzazione confindustriale per ottenere quella triennalizzazione
che è divenuta il chiodo fisso di Bombassei prima e dopo la richiesta di
prolungamento di sei mesi del contratto.
La nostra soddisfazione deriva anche dal fatto che, nonostante siano venute
insistentemente pressioni per inserire temi di ordine normativo all’interno
dell’accordo, alla fine siano state escluse.
Adesso la parola passa ai lavoratori che dovranno valutare la validità
dell’accordo appena raggiunto.
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Si è siglata nella serata del 31 luglio l’ipotesi di accordo per il rinnovo
del biennio economico delle imprese di telecomunicazioni e delle imprese di
call center associate a Confindustria: 94 euro al 5° livello, con una tantum
di 410 euro uguale per tutti e al netto delle somme già riconosciute a
titolo di “indennità di vacanza contrattuale” (quindi 410+14 euro circa) e
con gli aumenti che partiranno dal 1 ottobre 2007 (55 euro) e dal 1 giugno
2008 (44 euro). Cosi comunica in una nota la segreteria nazionale di
SLC-CGIL, il principale sindacato del settore.
“L’ipotesi di accordo sul biennio economico delle TLC rappresenta – dichiara
Alessandro Genovesi, Segretario Nazionale di SLC con delega alle
Telecomunicazioni – un importante risultato per i lavoratori del settore,
per i sindacati confederali e per la SLC-CGIL”.
“Senza una sola ora di sciopero siamo riusciti infatti a chiudere un’ipotesi
di accordo in linea con i precedenti aumenti (91 euro per il biennio
economico 2003-2004; 97 per il biennio 2005-2006 comprensivo della parte
normativa): 94 euro a parametro 161 rappresentano infatti, a fronte di
nessun recupero previsto sull’inflazione passata, un aumento di quasi il 6%
che non solo tiene conto dell’inflazione attesa (3,7% per il biennio
2007-2008 contro un’inflazione del 4,2% del periodo 2005-2006), ma anche
degli andamenti economici del settore. Un settore tra i più importanti del
paese”.
“In termini assoluti poi, prendendo a riferimento il montante salariale
erogato dalle aziende nel passato biennio (e relativi periodi di erogazione
degli aumenti, 1 gennaio 2006 e 1 ottobre 2006), il biennio 2007-2008
consegna ai lavoratori circa 200 euro in più (1400 euro lordi circa nel
2005-2006, 1600 per il periodo 2007-2008).
Molto importante è stato poi il riconoscimento di una tantum di 410 euro per
tutti e non, come per il passato, riparametrata sui diversi livelli
inquadramentali. Si tratta infatti di un atto di attenzione e di solidarietà
verso le tante ragazze ed i tanti ragazzi che lavorano nei call center,
inquadrati al 2° o al 3° livello e che spesso sono privi di un contratto
aziendale”.
“Soprattutto – continua Genovesi – è un’ipotesi “pulita”: senza cambi
normativi e senza nessun sforamento o ampliamento della vigenza e delle
coperture salariali, nonostante le pressioni di Confindustria. Due anni
puliti insomma (1 gennaio 2007- 31 dicembre 2008) che sanciscono la capacità
delle Organizzazioni Sindacali del settore di respingere il tentativo delle
associazioni datoriali di alterare gli equilibri ed i modelli contrattuali
sanciti dall’accordo del luglio 93”.
“Con questa ipotesi infine, come sindacato, abbiamo salvaguardato non solo
il potere d’acquisto dei salari, ma abbiamo gettato le premesse affinché già
da settembre del 2008 si possa definire la piattaforma per il rinnovo – a
gennaio 2009 – della parte normativa del CCNL, oltre che si possano definire
le nuove richieste salariali per il biennio 2009-2010”.
“Ora la parola passa ai lavoratori che dovranno valutare l’ipotesi di
accordo appena raggiunto”.
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