Venerdì 23 dopo un lungo braccio di ferro (che fino all’ultimo ha messo in discussione la firma di SLC-CGIL a causa del tentativo di ASSTEL di introdurre deroghe al contratto) è stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL delle TLC.
“Il nuovo modello contrattuale, al di là dei tentativi goffi di Cisl e Coonfindustria e dei loro uffici stampa, non è passato”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, Segretario Nazionale di SLC-CGIL.
“La funzione del CCNL di “garantire la certezza e l’uniformità dei trattamenti economici e normativi comuni per tutti i lavoratori ovunque impiegati nel territorio nazionale” è stata rafforzata, così come la non derogabilità a livello aziendale delle “materie ed istituti già negoziati al primo livello”. La contro piattaforma di ASSTEL che chiedeva deroghe su orari, pause, inquadramento e mercato del lavoro è stata respinta. Poiché il nuovo modello contrattuale si basava proprio sul superamento del CCNL è del tutto evidente che, propaganda a parte, politicamente il successo della CGIL è innegabile”.
“Il rinnovo del CCNL - continua Genovesi - è un rinnovo pulito in ogni sua parte. Non solo per quanto riguarda il rapporto tra le fonti contrattuali, ma anche per gli enti bilaterali. Nascerà un Ente Bilaterale per la sanità integrativa che darà una copertura minima a tutti i lavoratori del settore che oggi ne sono privi (a partire dalle ragazze e ragazzi dei call center). Una sanità integrativa esplicitamente non sostitutiva delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, con 8 euro a carico delle imprese e 2 dei dipendenti. Nascerà inoltre un Agenzia Bilaterale per la Formazione che utilizzerà esclusivamente risorse interne al sistema. I consiglieri dell’Agenzia presteranno la propria opera in forma completamente gratuita.
Altri compiti impropri (a partire da eventuali sostegni al reddito dei lavoratori) non sono contemplati. Chi voleva dar vita ad Enti Bilaterali per l’erogazione degli ammortizzatori sociali dovrà rassegnarsi, il CCNL delle TLC non ne recepisce nulla”.
“Avanzamenti significativi vanno registrati inoltre sul part-time sia in termini normativi che economici (la maggiorazione del supplementare passa dal 15% al 20%); sull’apprendistato (con la specifica che i locali per la formazione interna devono essere distinti da quelli adibiti alla produzione). Sono state migliorate le norme sulle 150 ore e sui permessi esame (con un giorno in più retribuito) ed è stata portata dal 2° al 3° giorno di malattia la franchigia per il certificato medico (da consegnare solo al rientro).
E’ stata fatta chiarezza sull’inquadramento iniziale degli addetti al call center: di fronte alla giungla e al dumping operato (anche con accordi separati a livello locale) da parte di imprese scorrette che sottoinquadravano i lavoratori si è definito una volta per tutte che è il 3° livello quello di ingresso (con relativa sanatoria per tutti entro il 2010). Sarà possibile inquadrare al 2° livello, per un periodo iniziale, esclusivamente i lavoratori privi di esperienza professionale (da qui 3 possibilità: assunzioni con apprendistato, con contratto di inserimento, con un “2° formativo” a fronte di almeno 20 ore di formazione minima, con automatico passaggio al 3° e con la clausola di mantenerne in servizio a tempo indeterminato almeno il 70%).
Una norma chiara che da oggi renderà più agevole la battaglia sindacale (e giudiziaria) contro le imprese più scorrette”.
“Per quanto riguarda infine gli aumenti salariali – sottolinea Genovesi – si esce a regime (per una durata di 3 anni: 1 gennaio 2009-31 dicembre 2011) con 129 euro di aumento (45 a Gennaio 2010; 34 a Giugno 2010; 50 a Giugno 2011) e una tantum di 585 euro, tutto al parametro del 5° livello. L’aumento a regime dei minimi (il valore punto era di 17,01 euro) è del 7,6% .
In base al nuovo modello firmato il 15 Aprile 2009 l’aumento avrebbe dovuto essere di 117 euro pari cioè al 6,7% (1,2% di recupero sul passato biennio di inflazione non depurata + il 5,5% delle previsioni Isae, cioè della nuova inflazione depurata dai beni energetici). Vi sono cioè aumenti superiori, dovuti proprio alla posizione della CGIL per cui l’inflazione va recuperata tutta, perché gli aumenti di benzina e riscaldamento i lavoratori li pagano e – quindi – i loro salari devono essere tutelati anche da questo tipo di inflazione”.
“Politicamente – conclude la SLC-CGIL - l’accordo è importante: perché giunge unitario dopo la presentazione di tre piattaforme separate; perché copre l’intera filiera ICT e guarda - tra sanità integrativa, mercato del lavoro, permessi, inquadramenti – tanto alle figure deboli che alla parte alta del settore. Perché soprattutto difende il CCNL, la sua funzione solidaristica e regolatoria e rilancia quindi la funzione sindacale della CGIL. Ora la parola passerà ai lavoratori che voteranno l’ipotesi, secondo la migliore tradizione democratica e partecipativa che ha visto la CGIL far votare sempre i lavoratori: quando è stata presentata la piattaforma e ora con l’ipotesi di accordo”.
ABBIAMO DECISO DI APRIRE QUESTO SPAZIO PER POTER DISCUTERE DEI PROBLEMI E DELL'ORGANIZZAZIONE DEI TECNICI TELECOM CHE OPERANO IN OPEN ACCESS, QUESTO VUOLE ESSERE UN LUOGO DI DISCUSSIONE E CONDIVISIONE DELLA NOSTRA ATTIVITA'.
"Avere un problema e cercare di risolverlo da soli è avarizia, accorgersi che il mio problema è anche di altri e cercare di risolverlo insieme, questo è politica" DON MILANI
26 ottobre, 2009
CCNL TLC: SLC-CGIL “IL NUOVO MODELLO CONTRATTUALE NON E’ PASSATO. ECCO PERCHE!”
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