05 luglio, 2008

DA la Repubblica Torino.it

«Da quando non è più Sip, la Telecom ha dimezzato il personale, ma lo ha sempre fatto in maniera più morbida, attraverso i prepensionamenti - ha detto Loredana Mazzuia, della Fistel-Cisl - Un atteggiamento così aggressivo dell´azienda non si era mai visto e non ci fa ben sperare per il futuro».

Nei primi giorni della prossima settimana ci sarà un incontro tra le organizzazioni sindacali e i vertici di Telecom per discutere un accordo. Nel caso non si arrivasse a un risultato inizierebbe una procedura lunga 75 giorni: dopo i primi 45 è previsto un nuovo incontro con i sindacati e nei successivi 30 si coinvolge il ministero del Lavoro. In mancanza di un´intesa, a quel punto partirebbero le lettere di licenziamento. Data prevista: metà settembre.

Gli elenchi sono già pronti, ma l´azienda non li renderà noti fino alla fine delle trattative
: si tratta di 483 dipendenti da tagliare in tutto il Piemonte, di cui 366 a Torino. «A quel punto, se non si sarà raggiunta un´intesa, si dovrà anche parlare di come riorganizzare l´azienda - ha detto Athos Boscolo, segretario della Uilcom - La cosa che preoccupa è che non si era mai visto un annuncio di esuberi prima della presentazione di un piano di ristrutturazione. Questo ci fa temere ad altri e più pesanti tagli in seguito».

Cosa di cui peraltro l´azienda non ha fatto mistero, visto che il manager Antonio Migliardi ha annunciato che entro il 2010 ci saranno riduzioni del personale in tutta Italia dai 54mila attuali a circa 34mila.

«Devo dire che sono molto preoccupato di fronte a queste novità - dice l´assessore regionale alle attività produttive Andrea Bairati - Noi avevamo già completato una serie di passaggi con Telecom nei mesi scorsi, avevamo incontrato il presidente Gabriele Galateri che ci aveva parlato sì di un primo piano di tagli occupazionali ma ci aveva dato anche ampie assicurazioni in particolare per ciò che riguarda Olivetti. Alla luce delle novità delle ultime ore è chiaro che non possiamo non guardare alla situazione con estrema attenzione. Perché se è vero che tutti i tagli sono uguali, e che la perdita del posto di lavoro è grave per tutti, ci preoccupa in maniera particolare che la ristrutturazione in corso riguarda anche il T.lab: perché tagliare sulla ricerca vuol dire togliersi possibilità di sviluppo futuro. E ciò è particolarmente grave. Per questo nei prossimi giorni come Regione chiederemo di avere un nuovo incontro con i vertici di Telecom per discutere la situazione e avere un quadro più definito».

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